Videoconferenza a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, altri esponenti del governo, i sindacati e gli industriali. Sul tavolo, il tema della sicurezza nelle fabbriche. In serata, alle 19, ce ne sarà una nuova per definire il protocollo per garantire la salute e la sicurezza ai lavoratori, si apprende da fonti sindacali.
"Proprio perché" quello di chi continua a svolgere il proprio lavoro nell'emergenza "è un atto di responsabilità nei confronti di noi tutti, noi tutti abbiamo il vincolo morale e giuridico di garantire loro condizioni di massima sicurezza", ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso della videoconferenza aggiungendo che "Dobbiamo essere tutti consapevoli che tutti coloro che stanno lavorando - operai, tecnici, quadri - non espletano semplici prestazioni lavorative secondo lo schema di scambio lavoro/retribuzione. In questo momento questo loro sforzo assume un particolare significato: è un atto di grande responsabilità verso l'intera comunità nazionale", ha ribadito Giuseppe Conte sottolineando cche "Con la protezione civile stiamo compiendo sforzi straordinari per essere nella condizione, già nei prossimi giorni, di distribuire gratuitamente a tutti i lavoratori dispositivi di protezione individuale".
"Con la protezione civile stiamo compiendo sforzi straordinari per essere nella condizione, già nei prossimi giorni, di distribuire gratuitamente a tutti i lavoratori dispositivi di protezione individuale", ha detto il premier nella videoconferenza con le parti sociali.
Nel corso della videoconferenza tra governo e e parti sociali "è stato delineato un percorso per redigere linee guida uniformi che assicurino la massima tutela della salute dei lavoratori. Le parti sociali e i ministri competenti sono al lavoro - rende noto Palazzo Chigi - per elaborare questo testo. Le aziende che avranno necessità di tempo per adeguarsi a queste misure di cautela potranno sospendere o ridurre le loro attività per alcuni giorni approfittandone per sanificare le aree. Sarà consentito il ricorso agli ammortizzatori sociali".
A causa dell'oggettiva situazione di emergenza nelle aree di Bergamo e Brescia (tra le più colpite al mondo dalla pandemia di COVID-19), dove hanno sede gli stabilimenti italiani di Brembo, l'azienda - si legge in una nota - "ha disposto che dal 16 al 22 marzo le proprie attività produttive a Stezzano, Curno, Mapello e Sellero saranno temporaneamente sospese". La decisione "è in linea con le disposizioni straordinarie del Governo Italiano e ha l'obiettivo di tutelare la salute e sicurezza delle persone, a fronte dell'evoluzione della pandemia del COVID-19 e alla conseguente oggettiva impossibilità di operare con continuità" spiega il gruppo.
"Si è conclusa la videoconferenza tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i ministri competenti e le rappresentanze sindacali e di categoria. Tutti hanno mostrato massima collaborazione per una soluzione condivisa - ha reso ancora noto rende Palazzo Chigi -. Conte ha molto apprezzato l'atteggiamento di grande responsabilità assunto dalle parti sociali e ha rimarcato il clima molto costruttivo dell'incontro. Il presidente ha preannunciato un aggiornamento della riunione già per questa sera, confidando sulla disponibilità di tutti a completare" le linee guida per la sicurezza.
Brembo "ha preso questa decisione con grande senso di responsabilità e d’accordo con tutte le parti sociali coinvolte, per intensificare le misure già adottate fin dalle prime fasi di diffusione del virus e per garantire una maggiore sicurezza e serenità di tutte le proprie persone". L'azienda "continua a monitorare con la massima attenzione l'evolversi della situazione ed è pronta a riprendere le proprie attività con l'impegno e lo sguardo rivolto al futuro che da sempre la caratterizzano".
A causa dell'emergenza coronavirus, altre due giornate in più di "stop" sono state decise per lo stabilimento di Fca Melfi (Potenza) per consentire interventi di sanificazione e adeguamento alle norme dell'ultimo Dpcm. In particolare - secondo quanto reso noto da fonti sindacali - la sospensione delle attività nella fabbrica lucana proseguirà anche dalle ore 6 di lunedì 16 (quando era previsto il riavvio della produzione) alle 6 di mercoledì 18 marzo.