Non sarebbe stata una donazione ma una fornitura quell'offerta di camici e altro materiale per un valore di 513 mila euro, durante l'emergenza Covid, da parte della Dama, società di cui la moglie del governatore lombardo Attilio Fontana detiene una quota e che è gestita dal cognato. E' uno dei primi dati acquisiti nell'inchiesta della Procura di Milano che vede indagati il cognato di Fontana, Andrea Dini, e il dg di Aria spa, la centrale acquisti della Regione, Filippo Bongiovanni. Oggi proseguono le audizioni di testimoni.
L'accusa è di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente nell'inchiesta con al centro la fornitura di camici e altro materiale per 513mila euro durante l'emergenza Covid.