Piccola protesta con una decina di persone sotto il municipio di Lampedusa per sollecitare lo sciopero generale minacciato dal sindaco Totò Martello, per richiamare l'attenzione del governo sulla gestione dei migranti.
Esposti alcuni striscioni con le scritte 'Stop immigrati', 'Lampedusa hotspot chiuso' e 'Governo criminale'. Tra i manifestanti anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull'isola: "Se il sindaco non è davvero in grado di scioperare, si dimetta - spiega - Altrimenti occupiamo il Comune. Vogliamo che venga sgomberato l'hotspot immediatamente". Tra gli striscioni, anche riferimenti al primo cittadino e all'ex direttore del poliambulatorio dell'isola ed europarlamentare Pietro Bartolo: "Sindaco dimettiti" e "Pietro Bartolo ti sei venduto Lampedusa".
Poi il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha reso noto di essere stato convocato, insieme al presidente della Regione Sicilia, dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì.
Martello lo ha reso noto al termine dell'incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, sullo sciopero generale minacciato dal primo cittadino. "Lo sciopero è stato rinviato - ha aggiunto - in attesa delle risposte che arriveranno la Roma". Martello ha proseguito: "Ci sono alcune cose che deve fare la Regione Sicilia nei confronti del popolo di Lampedusa e altre che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l'emergenza che c'è a Lampedusa, è un fatto concreto".
Intanto sono 307 i migranti che hanno lasciato l'hotspot di Lampedusa dove ci sono ancora 1.219 persone. In 87 sono stati imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza che sono già arrivate a Porto Empedocle. Di loro 55 verso centri d'accoglienza dell'Abruzzo. Gli altri resteranno in strutture siciliane. Il pattugliatore Dattilo della Guardia costiera ha invece già concluso l'imbarco di altri 220 migranti dell'hotspot. Secondo quanto si apprende la sua destinazione sarebbe il porto Ragusano di Pozzallo.
Dopo il maxi approdo di sabato notte del peschereccio salpato dalla Libia, con a bordo 370 persone originarie, prevalentemente, del Bangladesh e del Senegal, non si sono registrati più avvistamenti o sbarchi autonomi. C'è mare mosso e forte vento specie nel Canale di Sicilia. Condizioni proibitive dunque che già un paio di settimane fa avevano fatto registrare la stessa situazione.