Ha svolto per anni, senza averne
i titoli, l'attività di commercialista e ha inoltre incassato il
denaro ricevuto dai propri clienti perché fosse corrisposto
all'amministrazione finanziaria come versamento di imposta,
appropriandosi complessivamente di 400 mila euro. Il finto
professionista, di Pordenone, ha truffato 25 clienti ed è stato
indagato dalla Guardia di Finanza di Pordenone per esercizio
abusivo della professione, falso e appropriazione indebita.
Nell'inchiesta sono stati denunciati anche due imprenditori per
i reati di emissione e utilizzo di fatture false.
L'uomo certificava il titolo di commercialista attraverso un
"centro elaborazione dati" che, però, era abilitato per la mera
trasmissione delle dichiarazioni fiscali. Per "coprire" gli
omessi versamenti modificava le attestazioni di avvenuto
pagamento all'Erario (che consegnava ai clienti) certificando,
in particolare, inesistenti compensazioni dalle quali
apparentemente non si rilevavano debiti erariali.
Il raggiro è emerso quando il Fisco ha notificato le cartelle
esattoriali ai clienti per gli omessi versamenti di imposta.
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