Questa mattina a Limbiate, in provincia di Monza, i funerali di Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano ucciso in un agguato in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e a un autista locale.
"Caro figlio siamo distrutti dal dolore ma dobbiamo essere forti per stare accanto a Zakia e alle 3 splendide nipotine", è il messaggio dei genitori di Attanasio, letto da un amico a conclusione del funerale pubblico.
I genitori di Luca hanno voluto anche rivolgere un pensiero al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci, morto insieme al figlio. Terminata la messa il primo a ricordare Attanasio è stato il sindaco Domenico Antonio Romeo con la voce rotta dall'emozione. Poi è stato il turno di altri amici. Un applauso alla fine ha accolto i discorsi e salutato l'uscita del feretro diretto al cimitero.
Le parole più difficili da trovare sono quelle per la moglie e le figlie "e credo che la parola più significativa è quell'oasi di celebrare la messa e chiedere al Signore di consolare i vivi e accogliere nella sua gloria colui che è andato via così". Lo ha detto l'arcivescovo di Milano Mario Delpini arrivando al campo sportivo di Limbiate.
"L'ho conosciuto solo fugacemente quando è venuto a trovarmi prima del mio viaggio in Congo - ha ricordato l'arcivescovo - ma soprattutto ho avuto la testimonianza dei nostri missionari, della gente che ho visto in Congo che sentivano in lui un alleato per tutte le opere di solidarietà di promozione umana che caratterizzano in generale la presenza delle nostre comunità cristiane". Il campo sportivo della cittadina dove Attanasio è cresciuto e dove abita la sua famiglia si è riempito rapidamente per dare l'ultimo saluto a Luca dopo il funerale di Stato giovedì mattina a Roma. L'ambasciatore sarà poi seppellito nel comune che lo ha visto crescere e al quale era rimasto profondamente legato.