Non si trovava alla manifestazione di sabato contro il green pass, ad Alessandria, per sostenere posizioni no vax. Luigi Garavelli, primario di Malattie infettive all'ospedale Maggiore di Novara, spiega all'ANSA le ragioni della sua presenza: "Sono solo intervenuto, su richiesta di una conoscente, per fornire spiegazioni. E quando ho detto che ero vaccinato, e come me mia moglie e i miei suoceri, e che ritengo la vaccinazione uno dei tanti strumenti fondamentali alla lotta al Covid, sono stato subissato da fischi e insulti". Durante l'acceso confronto con alcuni dei manifestanti, dice ancora Garavelli, "mi sono arrabbiato e sono intervenuto più decisamente, portando elementi della comunità scientifica".
La sua partecipazione aveva scatenato una bufera. Il presidente dell'Ordine dei medici di Novara, Federico D'Andrea, aveva fatto sapere di stare ''valutando se esistono i presupposti per un'azione disciplinare e se sarà il caso apriremo un procedimento". "Il vaccino è uno strumento importantissimo con il quale i sanitari si possono garantire contro il Covid e, di conseguenza, garantire anche i cittadini - aveva aggiunto D'Andrea - e il green pass si inserisce perfettamente tra i provvedimenti che si possono adottare per contenere la pandemia".