Nelle ultime settimane "stanno aumentando i ricoveri nella fascia d'età sotto i 19 anni: i casi sono passati da 1.024.963 del 28 dicembre a 1.182.094 del 5 gennaio, e nello stesso arco di tempo di una settimana i ricoveri sono passati da 9423 a 10.082, ovvero oltre 600 in più, le terapie intensive da 263 a 268 ed i deceduti da 35 a 36". Lo rileva all'ANSA la presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano. Nella fascia 6-11 anni, afferma, " i casi passano per lo stesso periodo da 343.634 a 392.040, i ricoveri da 1605 a 1711, dunque oltre 100 in più in 7 giorni, le intensive da 38 a 39 ed i decessi 9".
"Salgono al 16,72% i bambini della fascia 5-11 anni che hanno effettuato la prima dose della vaccinazione anti-Covid, pari a 611mila su 3,5 mln di bimbi per questa platea. Sono in crescita ma ancora pochi, non abbastanza, e si dovrebbe fare di più per incentivare l'immunizzazione di questa categoria anche puntando ad una comunicazione mirata".
Così all'ANSA la presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Annamaria Staiano, che sottolinea comunque il forte gap tra le Regioni e rileva come promuovere la vaccinazione all'interno delle scuole potrebbe rappresentare una opzione aggiuntiva.
Emerge, rileva Staiano, "una forte differenza tra le Regioni, con la Puglia che si attesta al 30% di bambini vaccinati, la Lombardia al 20% e, agli ultimi posti, la Campania con il 12% e la Sicilia con l'11%". L'avvio della vaccinazione per la fascia 5-11, sottolinea, "è però anche coinciso con le vacanze natalizie e molti genitori sono stati piuttosto attendisti e hanno cercato di posticipare l'immunizzazione in vista delle festività. Ci cono tuttavia anche delle perplessità da parte dei genitori che vanno superate". Di fronte alla novità di poter vaccinare i bambini più piccoli "ha pesato, ad esempio - spiega la presidente della Società italiana di pediatria - la falsa notizia che i bambini venissero vaccinati per proteggere gli adulti, ciò non è assolutamente vero e va ribadito che il vaccino ha un'efficacia del 91% nel prevenire il contagio tra i bambini stessi".
Una soluzione per incentivare la vaccinazione, anche semplificandone l'iter, potrebbe essere secondo Staiano prevedere che la vaccinazione possa eventualmente avvenire nelle scuole stesse, anche se "penso - precisa - che bisogna avere varie possibilità e la scuola sarebbe un'opzione aggiuntiva, ma mantenendo il sistema degli Hub". In Puglia, ad esempio, "sono state selezionate delle scuole hub ed i pediatri, insieme ad igienisti ed infermieri, vanno in queste scuole scelte come Hub per vaccinare in collaborazione con gli uffici scolastici, sono delle 'squadre di vaccinatori'". Ad ogni modo, conclude, "sono convinta che i genitori progressivamente vaccineranno i propri bambini sempre di più, anche grazie allo stretto rapporto di fiducia con i pediatri, e penso che per questa fascia presto si raggiungerà un livello di copertura più elevato".