/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morte bimba dimessa: pm chiede rinvio a giudizio medico

Morte bimba dimessa: pm chiede rinvio a giudizio medico

Fu l'ultimo a visitarla, udienza preliminare il 23 marzo

AOSTA, 16 marzo 2022, 12:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo del medico Marco Aicardi, 38 anni, di Verrayes, nell'ambito delle indagini sulla morte a 17 mesi della bimba valdostana Valentina Chapellu, avvenuta il 17 febbraio 2020 all'ospedale Regina Margherita di Torino, dove era giunta in condizioni disperate, dopo essere stata visitata e dimessa per quattro volte dall'ospedale Beauregard di Aosta.
    L'udienza preliminare si terrà il prossimo 23 marzo davanti al gup di Aosta.
    La decisione della procura - titolare del fascicolo è il pm Francesco Pizzato - segue la perizia dei consulenti Cinzia Immormino e Antonio Francesco Urbino svolta nell'ambito dell'incidente probatorio. Secondo i periti non era possibile attribuire pienamente una diretta conseguenza fra l'operato dei sanitari che hanno avuto in carico la bambina e la sua morte.
    Sottolineano però che sussistono chiari profili di colpa, determinati da negligenza e imprudenza da parte del medico che la visitò durante l'accesso al pronto soccorso del Beauregard l'11 febbraio 2020. Si tratta di "colpa lieve" attribuita a Marco Aicardi, in quanto un "evento così drammatico era effettivamente raro e quindi non si può pensare" che abbia "agito nonostante la previsione dell'evento".
    Un'adeguata "diagnosi e terapia avrebbero influito in termini significativi sulla sopravvivenza, ma anche nel determinismo del decesso". Dalla consulenza, emerge che al momento delle due visite precedenti all'11 febbraio, svolte da altri due medici per i quali è già stata chiesta l'archiviazione, è molto probabile che la bambina fosse già affetta da influenza A, in quel momento senza la sovrainfezione batterica che ne ha causato la morte. L'11 febbraio le sue condizioni erano sufficientemente gravi da indicare un periodo di osservazione prolungato e un eventuale ricovero, in cui eseguire esami ematochimici e strumentali. "Sicuramente - sottolineano i periti - si poteva impostare una terapia che avrebbe dato maggiori possibilità di sopravvivenza alla bambina".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza