"Credo sia inevitabile dichiarare uno stato di crisi rispetto alla siccità. Abbiamo intere aree del paese ed europee che non vedono pioggia da mesi". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, durante il Blue Forum Italia Network a Gaeta.
"L'aumento dell'energia è cominciato a settembre dopo un fine estate senza vento al nord che ha portato a una minore produzione di energia, e questo ha comportatoi un aumento delle riserve del gas", ha affermato Patuanelli. "La transizione ecologica deve essere concreta, con tutti gli attori allo stesso tavolo a prendere decisioni comuni".
COLDIRETTI: LE ACQUE DEL PO MAI COSì BASSE DA 70 ANNI
E' allarme siccità per Coldiretti, secondo cui il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) è sceso a -3,7 metri su livelli più bassi da almeno 70 anni. In sofferenza anche i grandi laghi, come il Maggiore, sceso al minimo storico con on un grado di riempimento del 22%, mentre quello di Como è al 25%. Una situazione "drammatica", secondo Coldiretti, in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate, con la mancanza di pioggia che in alcune zone dura da quasi tre mesi con il ricorso alle autobotti, razionamenti e misure restrittive anche per innaffiare orti e giardini.
CONFAGRICOLTURA: SENZA PIOGGIA A RISCHIO LE RISAIE
Senza pioggia e adeguate misure le risaie del vercellese saranno a rischio "dalla prima settimana di luglio". "Tutto ruota attorno a tre fattori: le precipitazioni, il rilascio di acqua dai bacini montani e una deroga al deflusso minimo vitale dei fiumi. Purtroppo per il riso non abbiamo un piano B", sostiene Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella. "Nei due territori sono coltivati circa 74.000 ettari di terreno, un terzo della superficie totale in Italia, e 70.000 ettari si trovano solo nel Vercellese", aggiunge.
Piemonte, minimo storico invasi, ridotti fino 50%
La situazione in Piemonte indica che gli invasi sono al minimo storico e mostrano una riduzione media del 40% o addirittura del 50% rispetto alla media storica. È emerso dall'incontro con gli operatori del comparto idroelettrico, convocato a stretto giro dopo la conclusione dei lavori del tavolo permanente per l'emergenza idrica istituito dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e coordinato dall'assessore all'Ambiente, Matteo Marnati, da cui è emersa la massima disponibilità alla collaborazione e la volontà di cooperare con i consorzi irrigui.
"I prossimi 15 giorni saranno quelli cruciali per salvare le colture e per questo è stata avanzata la richiesta di disponibilità a rilasciare la massima acqua possibile, al netto delle esigenze del settore idroelettrico altrettanto strategico". Così nell'incontro col comparto l'assessore regionale piemontese all'Ambiente, Matteo Marnati, cui il presidente, Alberto Cirio, ha affidato il tavolo per l'emergenza idrica. "Nei prossimi giorni - ha aggiunto - si avrà contezza di tutte le iniziative locali in campo. Agli operatori, aggiunge, va il ringraziamento della Giunta regionale per la sensibilità e la disponibilità dimostrata".