La fusione dei ghiacciai alpini ha
portato a un'altra scoperta. Una marmotta mummificata è stata
ritrovata da una guida alpina nel massiccio del Monte Rosa,
sulla cresta che unisce il Lyskamm occidentale a quello
orientale. "Stavo accompagnando un cliente, eravamo nella fase
di discesa, quando a un certo punto l'ho notata sui sassi.
Eravamo a circa 4.200 metri di quota. L'ho fotografata e ho
avvisato il Corpo forestale", ricorda la guida alpina Corrado
Gaspard. Prima di questo episodio, risalente a una decina di
giorni fa, "sul massiccio del Monte Rosa non mi risultano
ritrovamenti analoghi", spiega Giancarlo Annovazzi, vice
comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta.
"Ci sono stati - prosegue - avvistamenti, anche di marmotte, a
quote elevate, magari disorientate dopo essere sfuggite a
qualche predatore. Ma erano su lingue di ghiacciai che vanno a
finire su terreni" facilmente percorribili. "In questo caso
invece la marmotta è su una cresta, con strapiombi ai due lati:
una zona difficilmente raggiungibile". Il Corpo forestale ha
contattato l'ufficio per la fauna selvatica e ittica. E' stata
quindi informata la struttura Biodiversità, sostenibilità e aree
naturali protette che, con il Museo regionale di Scienze
naturali, potrà decidere di prelevare i resti dell'animale,
anche per datarli e studiare il ritrovamento.
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