Papa Francesco ha visto questa mattina mons. Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia. Lo riferisce il Bollettino della sala stampa vaticana. Il Papa domani riceverà in udienza Giorgia Meloni, la Presidente del Consiglio dei ministri alle 10 al Palazzo apostolico.
Parte il pressing su Papa Francesco per le dimissioni
LETTERA APERTA A GAENSWEIN, 'FERMI LA STAMPA DEL LIBRO'
Una lettera aperta per invitare il segretario di Benedetto XVI, mons. Georg Gaenswein, a fermare la pubblicazione del libro del quale sono state diffuse alcune anticipazioni che hanno già fatto scaturire commenti e polemiche. A scriverla è un sacerdote della diocesi di Bergamo, don Alberto Varinelli, il cui appello è stato condiviso sui social da diversi sacerdoti e corre sulle chat di parrocchie e movimenti. "So che tra pochi giorni verrà pubblicato un testo con le sue memorie, di cui le interviste da lei rilasciate costituiscono un'anticipazione: come ben sa, quel testo è molto atteso dalle frange ostili al papa regnante e se vi saranno attacchi a Francesco quel testo farà molto male all'unità della Chiesa. Eccellenza - si legge nella lettera aperta del sacerdote del bergamasco -, come fece Papa Benedetto, dichiarandolo in sede di rinuncia, esamini attentamente e ripetutamente anche lei la sua coscienza dinanzi a Dio e se emergerà che quel testo è una raccolta di risentimenti e attacchi, pur con tutte le conseguenze che vi faranno seguito, ne blocchi immediatamente la stampa e il commercio. Sarà un atto nobile di un vescovo che sta dalla parte della verità, senza cedere a simpatie o alla tentazione del risentimento".
LA RISPOSTA DEL PAPA AI VELENI: 'CHIACCHIERICCIO È LETALE'
"Il chiacchiericcio è un'arma letale, uccide, uccide l'amore, uccide la società, uccide la fratellanza. Chiediamoci: io sono una persona che divide o una persona che condivide?". Se qualcuno aspettava una risposta di Francesco al clima pesante che si è creato in Vaticano con la morte di Benedetto XVI e con le rivelazioni del segretario, mons. Georg Gaenswein, eccola arrivata oggi all'Angelus. Una replica indiretta, certo, commentando le Scritture e le stesse parole di Ratzinger che Bergoglio ha voluto citare anche oggi, ma inequivoca. La sostanza è che un cristiano non può dividere la Chiesa. "Noi pure, discepoli di Gesù, siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia, nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società: non con la durezza di chi giudica e condanna dividendo le persone in buone e cattive, ma con la misericordia di chi accoglie condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei fratelli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividendo, ma condividendo. Non dividere - ribadisce il Pontefice ripetendo il concetto più volte -, ma condividere. Facciamo come Gesù: condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di chiacchierare e distruggere, guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda".