La certezza è arrivata tre giorni fa. I magistrati, che da tempo seguivano la pista, hanno dato il via libera per il blitz.
I carabinieri del Gis erano già alla clinica Maddalena dove, da un anno, Messina Denaro si sottoponeva alla chemioterapia.
Aveva già fatto il tampone e aspettava gli altri esami prima di sottoporsi alla chemio. Il boss mafioso era stato operato nel 2021 per alcune metastasi al fegato. Un percorso clinico che era cominciato quando al capomafia era stato diagnosticato un cancro al colon. Sarebbe stato operato nell'ospedale Abele Ajello di Marsala. Da allora si era sottoposto a cicli di chemio e visite fino alla scoperta del tumore al fegato. Dopo l'operazione alla Maddalena si sarebbe sottoposto a cicli di chemio una volta ogni sei mesi.
Il boss, che aveva in programma dopo l'accettazione fatta con un documento falso - in cui c'era scritto il nome di Andrea Bonafede -, prelievi, la visita e la cura, era all'ingresso. La clinica intanto è stata circondata dai militari col volto coperto davanti a decine di pazienti. Un carabiniere si è avvicinato al padrino e gli ha chiesto come si chiamasse. "Mi chiamo Matteo Messina Denaro", ha risposto.
"In ordine all'arresto di Matteo Messina Denaro, eseguito oggi in area limitrofa all'ospedale La Maddalena, si precisa che lo stesso era in terapia oncologica, sotto falso nome, presso la Casa di cura". Lo afferma una nota della clinica privata di Palermo. "Sono state date immediate disposizioni all'amministrazione, alla direzione sanitaria, ai medici del reparto e al personale parasanitario di fornire alle forze dell'ordine, che si ringraziano, tutta la documentazione clinica del paziente e puntuali risposte alle informazioni richieste.- prosegue la nota - Si informa inoltre che nessun dipendente o collaboratore è autorizzato a rilasciare interviste e fornire alla stampa notizie coperta da segreto istruttorio ".