(ANSA) - BOLOGNA, 24 GEN - Dalle dune della Parigi Dakar
all'ospedale Maggiore di Bologna. È stato un amaro risveglio
quello di Lorenzo Maestrami, 51 anni, di Loiano nel Bolognese e
da sempre appassionato di moto e di corse. Quest'anno aveva
deciso di partecipare alla leggendaria corsa nel deserto, che è
partita il 31 dicembre scorso dall'Arabia Saudita. La corsa per
Maestroni, pero, è terminata l'11 gennaio, quattro giorni prima
dell'arrivo al traguardo.
"Ho corso bene fino al 10 gennaio - ha spiegato -, anche il
mio team e la mia moto, una Ktm speciale rally repliche,
funzionavano bene. Improvvisamente l'11 gennaio, all'inizio di
una prova speciale, da un lungo rettilineo sono decollato su un
piano piu basso di circa 6 o 7 metri, dove sono atterrato. Tutto
il peso della moto e del corpo è stato scaricato sul bacino, che
è stato il punto più danneggiato assieme ad un polso e alle
caviglie". Per il motociclista sono scattati immediatamente i
soccorsi. Trasportato all'ospedale militare nei pressi Dammam,
Maestrami è rimasto qui qualche giorno per consentirne la
stabilizzazione delle condizioni. Il 14 gennaio, la società
medica francese che gestisce i traumi dei partecipanti alla gara
ha preso contatti con l'equipe di Federico De Iure, direttore
della Chirurgia Vertebrale d'Urgenza e del Trauma dell'ospedale
Maggiore, centro di III livello con il maggior volume di
casistiche a livello nazionale per le fratture della colonna
vertebrale e della pelvi.
"Dai medici che avevano in cura il paziente a Riad era stata
fatta una diagnosi di lesione complessa della colonna vertebrale
- ha detto De Iure - e per questo il paziente è stato portato
all'ospedale Maggiore a Bologna". Ma all'arrivo in Italia, gli
accertamenti hanno dato un esito più favorevole. "La lesione era
localizzata al bacino". Il motociclista è stato operato il 19
gennaio dall'equipe del Trauma center del Maggiore sotto la
guida di Matteo Commessatti, chirurgo specializzato nella
traumatologia del bacino. Il paziente, che dopo l'operazione è
già in grado di stare seduto, dopo una riabilitazione di due o
tre mesi potrà gradualmente riprendere le sue attività. E
perfino tornare ad andare in moto. (ANSA).