La polizia norvegese ha annunciato oggi il rilascio dell'ex mercenario del gruppo paramilitare russo Wagner, arrivato in Norvegia circa due settimane fa e arrestato domenica. Andrei Medvedev, 26 anni, era finito in custodia in base alla legge sull'immigrazione, senza che la polizia fornisse motivi precisi, ma il suo avvocato, Brynjulf Risnes, aveva citato "violazioni delle norme di sicurezza che lo riguardavano" spiegando che era stato trattenuto in una località segreta dopo "tensioni" con gli agenti di polizia responsabili della sua protezione.
"Naturalmente sono state adottate molte misure di sicurezza e per lui è difficile rispettarle". Un funzionario della polizia di Oslo Jon Andreas Johansen ha affermato che Medvedev "è stato rilasciato dal centro di detenzione per stranieri di Trandum a condizione che rimanga in un luogo specifico".
Restano molti interrogativi sulla sua personalità, sul suo passato e sulle circostanze della sua fuga. Molti esperti ritengono che l'ex mercenario non avrebbe potuto attraversare il confine pesantemente sorvegliato senza assistenza. Dal suo arrivo in Norvegia Medvedev è stato interrogato come "testimone" dalla polizia criminale (Kripos) coinvolta nell'indagine internazionale sui crimini di guerra in Ucraina. "Ha detto in precedenza di essere stato un membro del gruppo Wagner, ed è interessante per Kripos raccogliere ulteriori informazioni su questo periodo", ha precisato la polizia criminale. Sia la sicurezza norvegese che il suo avvocato hanno escluso l'estradizione in Russia.
Secondo Risnes, il suo assistito aveva con sé diverse chiavette USB quando è fuggito in Norvegia. In un'intervista rilasciata a dicembre al sito web The Insider, il giovane ex mercenario ha dichiarato di essere a conoscenza di dieci esecuzioni da parte di Wagner di soldati che si sono rifiutati di tornare a combattere e ha detto di avere un video dell'uccisione di due di loro.