Alfredo Cospito è stato trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano. Si trova in una delle camere riservate ai detenuti in 41 bis.
Da quanto si è appreso da ambienti carcerari e giudiziari milanesi, per l'esponente anarchico, che si trova al 41 bis e che sta portando avanti lo sciopero della fame da 114 giorni, si è reso necessario il ricovero ospedaliero in quanto, oltre al cibo, si rifiuta di assumere anche gli integratori.
Il trasferimento di Cospito è stato disposto in via precauzionale su indicazione dei medici del centro clinico di Opera dove si trovava dallo scorso 30 gennaio. Da quanto si è appreso, le sue condizioni sono ritenute ancora stabili anche se si è preferito optare per il ricovero ospedaliero in quanto la sospensione anche degli integratori lo espone a grossi rischi di crisi cardiaca o edema celebrale. Il trasferimento disposto dal Dap dovrà essere formalmente ratificato dai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano
"La salute di ogni detenuto costituisce priorità assoluta", sottolinea il ministero della Giustizia nella nota con la quale comunica il trasferimento di Alfredo Cospito all'ospedale San Paolo di Milano.
Alfredo Cospito pesa 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali. E' quanto ha riferito il medico di parte all'avvocato Flavio Rossi Albertini dopo la visita effettuata in carcere oggi a Opera. L'anarchico, in base a quanto aggiunge il medico, "è determinato ad andare avanti con la protesta. E' lucido e cammina sulle proprie gambe". Il consulente ha definito le condizioni "serie". "I parametri tengono ma basta poco perchè la situazione precipiti senza dei segni particolari di allarme" preventivo, ha aggiunto.
LA CASSAZIONE
Annullare il 41 bis a Alfredo Cospito. E' la richiesta che la procura generale della Cassazione ha presentato in vista dell'udienza del prossimo 24 febbraio, secondo quanto riportato in due articoli della Stampa e di Repubblica . Il 24 febbraio la Cassazione deve pronunciarsi sul ricorso presentato dalla difesa dell'anarchico, contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma di confermargli il regime del carcere duro. La Stampa scrive che la procura generale riterrebbe il 41 bis a Cospito superato dagli eventi e che la richiesta di revocarlo è contenuta nel testo della requisitoria depositato martedì scorso