(ANSA) - CAGLIARI, 23 FEB - Nel 2008 è scappato da guerra e
pericoli in Eritrea, il suo Paese, lasciando la sua famiglia.
Poi ha vissuto in un campo profughi, in Etiopia. Un giorno è
arrivata l'occasione della vita, la Sardegna. Per la precisione
l'Università di Cagliari. E ora, perfettamente in corso, dopo
tre anni di studio si è laureato. Gebremichael Gebrehiwat
Weldegebriel ha discusso la tesi: è il primo a Cagliari del
progetto UniCoRe riservato agli studenti rifugiati. Una laurea
in ingegneria chimica. Votazione finale 93.
"Una giornata speciale - ha raccontato Gebremichael - sono
emozionato e felice. Ho sempre cercato, nonostante sia passato
attraverso situazioni molto difficili, di migliorarmi, di
rimanere concentrato verso il mio futuro. La Sardegna mi ha
aiutato, c'è un bel clima e bella gente".
L'obiettivo adesso è trovare un lavoro. Ihab Soliman, che gli
ha fatto da tutor da quando è arrivato, assicura che
l'università non lo lascerà solo. "Qui sto bene - spiega il
neolaureato - ma ora è importante trovare un'occupazione. Pronto
a viaggiare ancora: io seguirò il lavoro".
Gebremichael è nato 35 anni fa a Kinito, un piccolo villaggio
a circa 60 km a sud di Asmara, a un passo dal confine con
l'Etiopia. Aveva vent'anni quando è scappato dal suo paese e ha
trovato rifugio nel campo profughi di Mai Aini, nel Tigrai.
Baracche costruite alla meno peggio dove vivono 11mila persone.
La forza di volontà l'ha portato a Semera, piccola città nella
regione di Afar, nel nord-est dell'Etiopia. Lì ha frequentato la
locale università. Gebremichael parla poco del passato,
sintetizza dicendo che è fuggito dall'Eritrea per ragioni
politiche e che sono 12 anni che non vede la famiglia. (ANSA).