(ANSA) - COSENZA, 24 FEB - Due ex compagni di squadra di
Donato "Denis" Bergamini, sono stati sentiti oggi nel processo
in corte d'assise a Cosenza nel processo a carico dell'ex
fidanzata del calciatore del Cosenza, di Argenta (Ferrara),
morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico. La donna,
imputata per omicidio volontario in concorso con ignoti, è
difesa dagli avvocati Angelo Pugliese e Rossana Cribari.
"Conoscevo Bergamini perché eravamo compagni di squadra - ha
detto Nicola Di Leo, di 63 anni, al Cosenza nella stagione
1989/1990 - ma la mia conoscenza è stata prevalentemente 'di
campo' perché non frequentavo i compagni al di fuori. Certamente
era un calciatore eccezionale".
Gianluca Presicci, di 58 anni, che ha giocato tre anni nel
Cosenza, aveva, invece, una conoscenza anche fuori dal campo con
Bergamini. "Avevo un rapporto splendido con Donato - ha
raccontato - e ho conosciuto anche Isabella Internò. In quel
periodo ero fidanzato con la mia attuale moglie e qualche volta
siamo usciti tutti insieme. Denis era un ragazzo brillante,
serio, per bene sotto ogni punto di vista. Il nostro unico
pensiero era fare la miglior carriera possibile, eravamo un
gruppo giovane ma inquadrato, vivevamo per il calcio. Ero a
Modena quando Denis è morto. Non ho pensato che fosse stato un
suicidio, perché non c'è mai stato alcun segnale in questa
direzione".
Per la Parte civile, rappresenta dall'avvocato Fabio Anselmo,
si è trattato di un'udienza "importante perché i testi hanno
confermato quanto reso da altri compagni di squadra in merito al
carattere di Denis. Si tratta di testimonianze precise che
cristallizzano circostanze che non credo possano essere più
messe in discussione".
Nel corso dell'udienza la Corte ha deciso di acquisire le
dichiarazioni già rese da Maria Zerbini, madre di Denis, a causa
delle sue compromesse condizioni di salute. La prossima udienza
è stata fissata per mercoledì 8 marzo. (ANSA).