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In aumento le multe per guida dopo aver bevuto alcol e aver preso droghe

Sono i dati dell'Anci. Rilevate 134.463 irregolarità per assenza del casco e cintura o per l'uso del cellulare in auto

 Sono in aumento le infrazioni per guida dopo alcol e droga, 6.426. Le violazioni per mancato uso dei dispositivi di sicurezza, casco e cinture, e per l'uso del cellulare alla guida ammontano invece a 134.463. Lo rileva l'Anci, nel rapporto sull'attività annuale della Polizia locale, secondo cui nel 2022 c'è stata una diminuzione degli incidenti con feriti rispetto ai dati prima dalle pandemia: sono passati dai 76.099 del 2019 ai 65.309. Si sottolinea tuttavia un crescente coinvolgimento degli utenti più deboli, come ciclisti e pedoni, negli incidenti in ambito urbano. In merito alle infrazioni, in 2.210 casi è stato riscontrato il reato di fuga o omissione di soccorso. 

"Tra le violazioni, emergono alcuni dati che suscitano preoccupazione", sottolinea l'associazione dei Comuni. Nel rapporto l'Anci evidenzia in particolare la crescita delle infrazioni al codice della strada per guida in stato di ebrezza o sotto l'influenza di sostanze stupefacenti (6.426 violazioni accertate); il dato sulle mancate coperture assicurative (46.674 sanzioni, in aumento rispetto al precedente anno quando si erano attestate a 42.029); le violazioni per il mancato uso dei dispositivi di sicurezza(casco e cinture) e per l'uso del cellulare alla guida che ammontano a 134.463; infine, l'odioso reato della fuga o omissione di soccorso che è stato riconosciuto in 2.210 casi.

Gli accertamenti in tema di urbanistica ed edilizia sono in crescita: nell'ultimo anno sono stati 9.060 gli abusi accertati (7.537 nel precedente anno), in aumento anche le attività di accertamento in tema ambientale: oggi rappresentano il 16% attività di polizia amministrativa (rappresentavano il 10,5% nel 2020). E' quanto rileva il Rapporto Nazionale sull'attività della Polizia Locale 2022 dell'Anci, presentato oggi.

L'attività di videosorveglianza è in costante crescita. Il 79% dei Comuni ha stilato un regolamento di videosorveglianza che regolamenta l'uso delle telecamere e l'utilizzo di apparati anche di proprietà privata. Le telecamere installate nel 2021 sono in media 192 per ogni città (media più alta rispetto ai 179 del 2020). E' uno dei dati che emerge dal Rapporto Nazionale sull'attività della Polizia Locale 2022 dell'Anci. Il dato conferma il trend in aumento degli ultimi anni, spiega il rapporto: in sette anni è aumentato il numero di Comuni dotati di regolamento, rispetto al 56,5% del 2014. L'uso di telecamere posizionate in varie parti della città consente alle Polizie Locali di monitorare le strade urbane, soprattutto in alcuni punti ritenuti più critici. Le finalità dei sistemi di videosorveglianza sono principalmente la sicurezza urbana e controllo del territorio e il controllo flussi di traffico. Nel 2021, presso i 142 Comandi analizzati da Rapporto risultano installate complessivamente 27.233 telecamere di videosorveglianza, in media 192 per ogni città (media più alta rispetto ai 179 del 2020). Le città con il maggior numero di installazioni sono: Milano (2.272 telecamere), Roma (2.123 telecamere installate), Firenze (1.392 telecamere). In 22 casi, ovvero nel 15% dei Comandi che hanno risposto all'indagine, è presente una sala unificata con le altre Forze dell'ordine per la gestione congiunta delle attività connesse alla sicurezza urbana.

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