(ANSA) - GENOVA, 01 MAR - Un vero e proprio robot "di
sostegno" in servizio a scuola per aiutare i ragazzi in
difficoltà. A darne notizia è Il Secolo XIX che racconta come da
una difficoltà di integrazione di due bambini ucraini sia venuta
l'idea al professor Carmine Recchiuo, insieme al professor
Antonio Sgorbissa e a un gruppo di giovani colleghi del Dibris,
il dipartimento di Informatica, bioingegneria, robotica e
ingegneria dei sistemi dell'ateneo genovese, di utilizzare
"Pepper" un robot umanoide in grado di adeguare il proprio
comportamento alla persona che aveva di fronte.
Pepper è il robot costruito dall'azienda franco-giapponese
Softbank, ma dotato di un'intelligenza artificiale, nata nei
laboratori del Dibris e già protagonista del progetto di
intelligenza artificiale Caresses. la cui prime interazioni sono
state quella di fare fare compagnia agli anziani ospiti delle
case di cura Advinia HealthCare, in Inghilterra, e nella rete di
residenze Hisuisui, in Giappone.
L'esperimento, progettato da una dottoranda 26enne allieva di
Recchiuto e Sgorbissa, Lucrezia Grassi, ha messo così Pepper
alla prova in aula.
Dopo l'esperienza con gli anziani è stata la volta dei
giovani con un test durato tre mesi su 300 alunni di prima e
seconda media Parini-Merello di Genova. "Una scuola ideale per
le sue dimensioni, perché il nostro esperimento aveva bisogno di
tante persone» come ha spiegato al giornale genovese Recchiuto.
Gli incontri sono avvenuti nell'aula di informatica dove a turni
di mezz'ora il robot ha interagito con quattro studenti alla
volta. (ANSA).