(ANSA) - NAPOLI, 01 MAR - E' stato accolto, con rinvio per
nuovo esame, il ricorso della difesa di un camorrista, Gaetano
Piccolo di 64 anni, contro il 41bis al quale è sottoposto dal
2007 e la misura del 'carcere duro' è stata rinnovata alla fine
del 2022 dal Guardasigilli. Lo ha deciso la Prima sezione penale
della Cassazione - al termine della camera di consiglio di ieri
- che deve ancora depositare le motivazioni del suo verdetto.
Adesso il caso dovrà essere rivalutato dal Tribunale di
Sorveglianza di Roma, in seguito all'accoglimento del ricorso
del difensore di Piccolo, l'avvocato Mariano Omarto che ha
evidenziato due provvedimenti giudiziari, a suo avviso, a
sostegno della revoca del 41bis. Il primo è il decreto di
confisca emesso dalla Sezione misure di prevenzione del
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), a carico dei
familiari di Luigi Trombetta, altro elemento apicale dei
'Belforte' - clan di appartenenza di Piccolo - nel quale si
sottolineava che il "clan è dissolto e non esiste più nemmeno a
livello di manovalanza".
Conclusione condivisa anche dall'Ottava sezione della Corte
di Appello di Napoli, con un provvedimento anch'esso allegato
al ricorso in Cassazione per la revoca del 41bis di Piccolo.
Entrambe le pronunce dei giudici di merito riprendevano le tante
sentenze a carico di boss e gregari dei 'Belforte' nelle quali
si afferma che il clan è ormai scompaginato. In attesa della
rivalutazione della sua richiesta, Piccolo continuerà a rimanere
al 41bis. La Cassazione di norma ha circa un mese per depositare
le motivazioni della sue decisioni e il Tribunale di
Sorveglianza di Roma, in diversa composizione, dovrà tenere
conto delle indicazioni degli 'ermellini' . (ANSA).