(ANSA) - BOLOGNA, 02 MAR - E' definitiva la condanna
all'ergastolo per Ivan Rudic, serbo di 38 anni, processato per
l'omicidio di Consolato Ingenuo, 42enne calabrese il cui
cadavere è stato ritrovato nel luglio 2019 in un dirupo tra
Cereglio e Tolè, nel Comune di Vergato, nell'Appennino
bolognese. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato il
ricorso dei suoi difensori, gli avvocati Mariagrazia Petrelli e
Mirko Rambaldo, come chiesto anche dall'avvocato di parte
civile, Francesco Antonio Maisano, che assiste i familiari della
vittima. Il procuratore generale aveva concluso per
l'inammissibilità del ricorso.
La sentenza in primo grado era arrivata il 13 settembre 2021
quando la Corte di assise di Bologna condannò, oltre a Rudic,
autotrasportatore, anche Mihai Apopei, operaio romeno 53enne, a
due anni per occultamento di cadavere. L'appello confermò la
sentenza di primo grado e il secondo imputato non ha fatto
ricorso in Cassazione.
L'omicidio era scaturito da una lite tra i tre, conoscenti da
tempo, scoppiata in un bar a Tolè. Dopo che si erano allontanati
in auto e del 42enne si erano perse le tracce: il suo corpo
venne ritrovato, la mattina seguente.
La sentenza della Cassazione è stata pronunciata, dopo una
lunga camera di consiglio, dalla prima sezione penale
(presidente Rosi, giudice relatore Renaldi).
"La vicenda processuale a questo punto è conclusa - dice
l'avvocato Maisano - resta l'immenso dolore per i familiari e
l'enorme sofferenza di un bambino piccolo che dovrà crescere
senza il padre". (ANSA).