(ANSA) - IL CAIRO, 06 MAR - E' stato presentato al Cairo un
progetto che, attraverso una digitalizzazione di decine di
migliaia di pagine, punta a conservare e rendere disponibili al
pubblico entro la fine dell'anno la collezione storica di
periodici stampati in Egitto in lingua italiana in quasi 50
anni, tra fine Ottocento e periodo prebellico: un inestimabile
contributo storico alla comprensione non solo dell'Egitto
dell'epoca ma anche dei movimenti migratori nel Mediterraneo che
in quella fase coinvolsero l'Italia, in senso inverso rispetto
all'attuale 'sud-nord'.
Il progetto si intitola "Stampa Migrante. Periodicals of the
Italian community of Egypt, 1892-1940" e ha come oggetto la
collezione conservata presso l'Istituto italiano di cultura del
Cairo. Come sottolineato ieri in una conferenza-presentazione
svoltasi presso l'Istituto, l'impresa è stata ideata dalla
storica Lucia Carminati, docente dell'Università di Oslo, e
cofinanziata dalla British Library nel contesto dell'iniziativa
"Endangered Archives Programme", con il sostegno
dell'organizzazione di beneficenza britannica Arcadia. La fase
di digitalizzazione è stata finanziata Alexbank, la controllata
egiziana di Intesa Sanpaolo, nell'ambito delle proprie attività
di CSR (responsabilità sociale d'impresa), come ha ricordato il
direttore dell'Istituto italiano di cultura del Cairo, Davide
Scalmani, sottolineando la presenza in sala dell'amministratore
delegato della banca, Dante Campioni.
"Si tratta di fonti dal valore storico unico per via della
loro continuità cronologica e del loro ampio respiro tematico",
ha sottolineato Carminati all'ANSA a margine della
presentazione. "Questi periodici aprono finestre eccezionali
sulla storia non solo dell'immigrazione italiana verso l'Egitto
ma anche dei più ampi movimenti migratori attraverso il
Mediterraneo e il Medio Oriente, nonché di aspetti inesplorati
della società egiziana moderna", ha aggiunto la storica delle
migrazioni e del Medio Oriente moderno cui è affidata la
direzione scientifica e la curatela del progetto. Questo "è
attualmente in via di svolgimento ed è affidato agli esperti
della sezione di libri rari e collezioni speciali della
biblioteca dell'American University in Cairo", ha ricordato
Carminati.
Il progetto "Stampa migrante," avviato quasi un anno fa,
punta a creare un'emeroteca digitale che includerà 120 volumi
per un totale di circa 70 mila pagine sul sito della British
Library. Si tratta dei periodici delle comunità italiane
presenti in Egitto al momento dello sviluppo dell'attività
giornalistica internazionale al tempo dei vicerè egiziani che
ancora regnavano col beneplacito ottomano, in particolare di
Ismail Pascia'.
Il Centro Archeologico Italiano dell'Istituto possiede la più
completa collezione esistente dei quattro giornali oggetto della
digitalizzazione, tutti pubblicati al Cairo: "L'Imparziale"
apparso tra il 1892 e il 1940, "Il Messaggero Egiziano"
(1926-1930), "Il Giornale d'Oriente/L'imparziale" (1930-1940),
"Il Giornale d'Oriente/Il Messaggero egiziano" (1924-1937). Le
copie allora esistenti su mercato furono acquistate, con
lungimirante impegno, dalla Direttrice dell'Istituto di cultura
dell'epoca, Carla Burri, tra il 1991 e il 1998.
I periodici della collezione "includono notizie e commenti
relativi a molti aspetti della vita sociale, culturale,
economica e politica del tempo, sul piano sia locale che
globale", ha sintetizzato Carminati definendoli "fondamentali
per tracciare la mentalità spesso elitista e tinta da un senso
di superiorità occidentale da parte di chi vi scriveva". Si
tratta però anche di "fonti utili per ricostruire" la
"convivenza di diversi gruppi che animavano la società egiziana
dell'epoca", ha aggiunto la studiosa citando, oltre agli
italiani, anche greci, maltesi, francesi, inglesi e gli egiziani
stessi: una storia finora "trascurata dagli storici". (ANSA).