(ANSA) - PERUGIA, 12 MAR - Ha evitato il canile e si è poi
rivelata una campionessa nella ricerca dei tartufi: è la bella
storia di Lea, una cagnolina meticcia di tre anni che il vecchio
proprietario non poteva più tenere ed è stata adottata da un
noto "cavatore" tifernate.
Dopo, Leo, il cocker spaniel che ha perso la vista da oltre un
anno ma ha un olfatto che gli consente ancora di andare a
tartufi con il suo inseparabile conduttore, ora un'altra bella
storia a lieto fine vede protagonista una cagnolina, sempre a
Città di Castello. Lea, assieme al suo nuovo proprietario, Mario
Guerrini, conosciuto come "Mindo", 62 anni, esperto tartufaio,
in pochi mesi di attività ha consentito la ricerca di oltre un
chilo di preziosa trifola, bianchetto e nero. Davvero un record.
Poco dopo la tragica scomparsa del suo amico "Fimo", un lagotto
romagnolo che era un campione riconosciuto da tutti nella
ricerca del tartufo, incappato, purtroppo in una polpetta
avvelenata, Mario Guerrini è venuto a conoscenza dell'intenzione
di un suo amico di portare in canile la cagnolina perché
impossibilitato ad accudirla ancora. Lui non c'ha pensato due
volte ed ha deciso di adottarla, aumentando così di numero la
sua famiglia di "quattrozampe" specializzati nella ricerca del
tartufo.
Lea oltre ad essere una cagnolina affettuosa, si è rivelata
bravissima nella ricerca del tartufo. "Ha una predisposizione
naturale ed un fiuto eccezionale in ogni terreno ed ha già dato
sfoggio della sua capacità di trovare tartufi: in poco tempo ne
ha scovati di ottime pezzature, specie trifole", ha spiegato
Guerrini, nel ricordare a tutti che i tartufai "sono i primi
amici dei cani". Tutto questo è ben descritto nel libro del
professor Lorenzo Tanzi, proprietario del cane non vedente, Leo,
"Il tartufaio, un uomo, i suoi cani, i tartufi", Petruzzi
Editore già alla seconda ristampa. (ANSA).