"Terminata l'emergenza è il momento di guardare al domani e di rilanciare la sanità, perché la pandemia ha fatto emergere le fragilità accanto alle capacità di risposta. È fondamentale investire sul capitale umano del Servizio sanitario nazionale rendendo la sanità pubblica più attrattiva". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci all'evento a Montecitorio in vista della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus che si celebra il 18 marzo. "La valorizzazione del capitale umano del Ssn sarà la prova più eloquente di aver compreso la lezione del Covid - ha aggiunto - Bisogna puntare sulla attività di prevenzione e rafforzamento della medicina territoriale integrando ospedali di territorio - ha concluso - Il Covid può e deve rappresentare una occasione di rilancio e rafforzamento del Ssn".
"Ritengo doverosa la memoria, ricordare a poco più di tre anni dalla pandemia le vittime del Covid e dire che ritengo che oggi siamo in questa situazione grazie a una straordinaria campagna vaccinale che è stata posta in essere non dal commissario ma dall'Italia" . Così Francesco Paolo Figliuolo, comandante vertice interforze dello stato maggiore della Difesa, a margine dell'evento. "Hanno lavorato insieme - ha aggiunto - le istituzioni centrali, le regioni, le province autonome i volontari le forze armate la Protezione civile e c'è stato lo straordinario impegno di tutti nostri sanitari, operatori medici infermieri così come tutti coloro che erano nella parte amministrativa. È stato uno sforzo corale che ha visto l'Italia capace di superare un'emergenza".
La Camera dei deputati "ricorda oggi con profonda commozione quanti hanno perso la vita a causa di un virus, all'epoca ignoto, che ha devastato il mondo intero, mietendo milioni di vittime". Lo ha detto a Montecitorio il presidente della Camera Lorenzo Fontana. "Quei tragici eventi - ha ricordato - hanno colpito duramente comunità e intere famiglie che, nell'ora più disperata, non hanno potuto rendere l'ultimo saluto ai propri cari. Desidero anche ricordare lo spirito di eroica abnegazione che tutto il personale sanitario ha dimostrato sin dall'inizio della pandemia. A medici, infermieri e operatori, e al loro sacrificio, noi tutti dobbiamo profonda riconoscenza". "Ma - ha ammonito - affinché tutto ciò non accada mai più, occorre individuare le strategie più efficaci per migliorare la risposta del nostro sistema sanitario a eventuali, future crisi emergenziali di questa natura. A tal fine, è necessario lavorare sulle criticità emerse nel periodo pandemico, valorizzando, ad esempio, la medicina di prossimità e i presìdi sanitari territoriali, che possono indubbiamente garantire una risposta più immediata ai cittadini e, in particolare, ai più fragili" come "gli anziani e le persone con malattie croniche".