Alfredo Cospito, l'anarchico che da oltre cinque mesi sta portando avanti lo sciopero della fame contro il 41 bis, ha chiesto di essere presente all'udienza di dopodomani davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano, in cui si discuterà la richiesta avanzata dalla difesa di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare a casa della sorella. Per questo, da quanto si è saputo, si è in attesa del parere del primario del reparto di medicina penitenziaria del San Paolo su un eventuale via libera al trasferimento dell'esponente della Fai nel carcere di Opera dove è allestita un'aula speciale, gestita dal Dap, per i videocollegamenti. Al contrario, qualora non fosse possibile spostarlo dal reparto, i giudici si trasferiranno in ospedale.
"Poco prima del mio arrivo Alfredo ha avvertito dolore al petto e tremore ad una mano. Ha allertato la guardia e dopo dieci minuti è arrivato il medico urlando dicendo che stava morendo. Dal monitoraggio del cuore hanno visto che c'era un problema. Gli hanno immediatamente somministrato del potassio in vena. Ha avuto una crisi cardiaca. Lui ha visto tracciato del cuore con un grosso sbalzo, poi la situazione si è stabilizzata". E' quanto riferisce il difensore di Alfredo Cospito, l'avvocato Flavio Rossi Albertini. Il medico aggiunge che l'anarchico in sciopero della fame da oltre quattro mesi ieri ha fatto un esame strumentale e "i medici dicono che rischia paralisi per tutta la vita. Danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti".
D'altra parte, ieri è stato scoperto un tentativo di incendio doloso a due tralicci/ripetitori in località Pietrapertusa, sulle alture del Pizzorne, nel comune di Capannori, in provincia di Lucca. Su una cabina elettrica nei pressi di uno dei tralicci, spiega la polizia, è stata trovata una scritta con riferimento a Cospito: "Distruggere la megamacchina, vendetta per Alfredo" le parole vergate con vernice nera. La polizia è intervenuta dopo che alcuni addetti ai lavori avevano notato diverse bottiglie di liquido: il sopralluogo ha confermato la presenza, a partire dalla base del traliccio, di alcune bottiglie in plastica contenenti liquido di colore giallo e una sorta di 'innesco', tenuto insieme da nastro adesivo e costituito da diavolina e fiammiferi, dai quali fuoriusciva un pezzo di zampirone, solo parzialmente combusto nella sua parte apicale.
Il sopralluogo della polizia è stato poi esteso a un secondo traliccio, poco distante, protetto da una recinzione che è risultata tagliata: anche in questo caso è stato rinvenuto un 'congegno incendiario' dello stesso tipo del primo ripetitore. In entrambi i casi, spiega la polizia, "non si sviluppava alcun incendio. E' stata invece rilevata la presenza, vergata su una cabina elettrica di colore verde, dislocata nei pressi del traliccio, della scritta con riferimento a Cospito.