"Fino a qualche ora fa, qui al Poliambulatorio, c'erano altre due donne che hanno perso dei familiari durante l'ultimo naufragio. Anche loro erano sotto choc. Sono state dimesse e portate nel caos dell'hotspot, tra rifiuti e sporcizia". Lo racconta suor Maria Ausilia, mentre sta cercando di far uscire dalla struttura sanitaria di contrada Grecale, per una passeggiata, la 17enne tunisina di cui sta prendendo cura e che ha perso due fratelli.
La religiosa che assiste i naufraghi, è originaria di Cammarata, in provincia di Agrigento e da tre anni opera a Lampedusa. "Chiediamo allo Stato - sottolinea suor Maria Ausilia - che venga fatta accoglienza vera. Quello che sta accadendo in questi giorni non l'avevo mai visto prima. E da quello che sentiamo in merito a quanto sta avvenendo in Tunisia, sarà sempre peggio. E allora che si intervenga, i nostri rappresentanti istituzionali facciano degli accordi con le autorità tunisine, si istituiscano dei canali umanitari. Non imbarcandosi su barchini fatiscenti, viaggi pagati a caro prezzo anche a rischio della vita".
"Una decina di giorni addietro ha chiuso un negozio di calzature a Lampedusa. Siamo state noi stesse a portare tutte le scarpe, nuovissime e dentro le scatole, all'hotspot. E c'erano tantissime calzature per bambini. E' vero che l'andirivieni di migranti ha avuto numeri esponenziali, ma sono già finite?". Lo dice suor Maria Ausilia, monaca dell'ordine Salesiano, che da tre anni si prende cura dei migranti che sbarcano a Lampedusa, assieme ad altre due suore, in merito alla mancanza di scarpe per i piccini - una cinquantina - che si trovano nella struttura di contrada Imbriacola.
"E' attraverso il vicesindaco che siamo riuscite a fare questo gesto di beneficenza e abbiamo lasciato tutto davanti al cancello - continua la suora - Forse ci sono ancora e non sono state distribuite per inefficienza. Servono braccia e aiuti concreti da parte dello Stato - conclude suor Maria Ausilia - . Lo Stato la smetta di sperperare i soldi perché c'è anche uno sperpero, questo è evidente".