Peggiora la percezione della situazione economica della famiglia. La quota di coloro che dichiarano di aver visto peggiorare la propria situazione
economica rispetto all'anno precedente è di oltre uno su tre, un livello mai raggiunto in precedenza, secondo il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell'Istat. "Questo indicatore tra il 2019 e il 2022 peggiora di 10 punti percentuali e raggiunge il 35,1%", afferma Alessandra Tinto
presentando i dati. "Si inverte inoltre la tendenza di progressiva crescita della visione ottimistica del futuro e di decrescita del pessimismo che si era mantenuta anche nei due anni di pandemia", aggiunge.
Secondo quanto evidenziato dal Rapporto, l'Italia è in una "situazione peggiore" nel confronto con la media dei Paesi europei nella maggior parte degli indicatori. "Si tratta in particolare di alcuni indicatori dei domini Istruzione e formazione e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita", osserva l'istituto. In particolare la quota di giovani di 15-29 anni che si trovano al di fuori del contesto di istruzione e non sono occupati (Neet), che in Italia raggiunge il 19% rispetto all'11,7% della media Ue27.
Per il lavoro, il tasso di occupazione italiano nel 2022 è di circa 10 punti percentuali più basso rispetto a quello medio europeo (74,7%), con una distanza particolarmente accentuata tra le donne (55% in Italia rispetto a 69,4% per la media Ue
Il rapporto registra invece progressi, rispetto al periodo pre-Covid del 2019, più diffusi nei domini sicurezza, qualità dei servizi e lavoro e
conciliazione dei tempi di vita. L'andamento più critico negli ultimi tre anni, con la maggior parte degli indicatori in peggioramento, riguarda le relazioni sociali, benessere soggettivo, istruzione e formazione e benessere economico"