Al Consiglio dei ministri di martedì 23 maggio "Verrà deliberato lo stato di calamità" per le zone colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna e "si risponderà ai primi interventi. E' già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie".
Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, a Radio anch'io su Rai Radio 1.
"L'Emilia-Romagna ha una pericolosità altissima di rischio idrogeologico - ha aggiunto il ministro Pichetto a "24 Mattino" su Radio24 - i fatti che si sono verificati hanno aggiunto alla pericolosità del territorio anche il fatto di avere il mare che in quel momento, con i venti che soffiavano da est a ovest, ha fatto da muro per il defluvio delle acque e ha aggravato molto la situazione".
"In strettissimo rapporto con le autorità locali - ha aggiunto Pichetto -, fra oggi e domani si tenterà di capire lo stato di gravità dell'emergenza e i primi interventi. Poi si andrà alle valutazioni più complessive. Vorrei ricordare cosa è avvenuto. E' vero che l'Emilia Romagna è la regione a più alto rischio da esondazioni, ma si è verificato un evento molto particolare".
Ricordando che "è piovuto in pochi giorni la metà della pioggia dell'anno", Pichetto ha ribadito che "stiamo facendo il piano di adattamento climatico. Dobbiamo parlare di mitigazione del danno e di adattamento del sistema rispetto a un quadro climatico che è completamente cambiato. Piove mediamente tra gli 80 e i 90 giorni all'anno rispetto a prima che pioveva fra i 110 e i 120 di cui tener conto". Il ministro ha quindi rimarcato che "il mondo ha un clima che sta cambiando, la sfida non è solo italiana, perché l'aria non ha confini di stato. Con 1,5 gradi in più o 2 o solo uno come in questo momento di riscaldamento della temperatura terrestre questi eventi purtroppo ci saranno sempre di più".
Per questo motivo "Il governo porrà all'attenzione della Commissione Ue la questione di attivare il fondo di solidarietà europeo". Ha detto il ministro a Bologna per fare il punto con il presidente Stefano Bonaccini. "La domanda non è quanto si stanzia, ma cosa bisogna fare. Bisogna porre l'attenzione alle procedure e ai tempi decisionali".