Oltre 500 strade chiuse in Emilia Romagna. Ci sono innanzitutto i morti e gli sfollati, certo. Ma anche il dato sulla viabilità interrotta dà il senso della dimensione del disastro determinato dalle inondazioni che hanno devastato la regione. Paesi e frazioni continuano ad essere isolati proprio per la difficoltà dei mezzi dei soccorritori di raggiungere le località colpite. Tanto che Viabilità Italia - il tavolo di coordinamento attivo presso la Polizia stradale - consiglia agli automobilisti di non mettersi in viaggio nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna, proprio per lasciare libera la circolazione ai veicoli impegnati nel soccorso e nel ripristino. E con il rischio di frane che segue quello delle esondazioni,la situazione è destinata a rimanere critica ancora per diversi giorni.
Una ventina di fiumi sono esondati e centinaia di canali minori di bonifica nelle campagne: significa che l'acqua e il fango hanno travolto tutte le arterie di comunicazione nel raggio di un centinaio di chilometri. Ripercussioni si sono avute sulle autostrade con uno scambio di carreggiata per dieci km sulla A14 ed allagamenti sulla D14. Rallentamenti per allagamenti anche nella sottostante SS16.
E per dare respiro alla mobilità, la Città metropolitana di Bologna ha ottenuto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da Autostrade per l'Italia l'autorizzazione a riaprire un vecchio tratto di autostrada per aggirare le frane.
Si tratta della SP325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, che per il suo tratto iniziale da Sasso Marconi a Lagaro corre parallela all'A1 Bologna-Firenze e alla Variante di Valico, che ha subito frane che ne hanno completamente interrotto la transitabilità al km 7. I lavori di ripristino saranno lunghi. A fianco del tratto inagibile corre in doppia carreggiata il vecchio tracciato della A1, dismesso da molti anni, ma apparentemente transitabile. Si sta quindi lavorando per rendere possibile un utilizzo urgente e temporaneo per la viabilità provinciale di una delle due carreggiate di questo tratto.
E se alcune strade potranno essere nuovamente percorribili dopo il lavoro dei tecnici che è già iniziato laddove il maltempo ha dato una tregua, per altre arterie si tratterà si rifarle ex novo perchè sono andate completamente distrutte.
Tempi lunghi, dunque, per il ritorno alla normalità.
Riapre al transito il Ponte Motta sul fiume Secchia a Cavezzo, nel Modenese, sulla strada provinciale 468, in seguito all'abbassamento del colmo di piena del fiume Secchia sotto la soglia di guardia. E' quanto comunica la Provincia di Modena Nel corso del pomeriggio è stato riaperto anche ponte Pioppa sulla strada provinciale 11 sul fiume Secchia.
TRENI - È tornata sostanzialmente regolare la circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità tra Firenze e Bologna, dopo la riprogrammazione dei giorni scorsi legata all'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna. Lo comunica Rfi, secondo cui il traffico dei treni resta sospeso sulla direttrice Adriatica tra Faenza e Rimini: "i lavori per il completo ripristino dell'intera tratta Bologna-Rimini, viene spiegato, richiederanno tempi più lunghi di quelli inizialmente ipotizzati" e, al momento, "non è possibile definire la data di riattivazione" della circolazione che, ancora, resta sospesa sulle linee Bologna-Castelbolognese - Ravenna, Ferrara-Ravenna-Rimini, Faenza-Ravenna, Faenza - Lavezzola e Faenza-Marradi. Inoltre, evidenzia Rfi, alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Roma-Caserta-Foggia con un aumento dei tempi di percorrenza. Assicurata la circolazione degli treni Intercity notte, seppur con deviazioni di percorso che possono provocare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore.