"Non mi capacito che questa Romagna sia ridotta in questa maniera, 20 fiumi che tutti insieme straripano non me li ricordo ed ho una certa età": a dirlo all'ANSA è Luciano che assieme agli amici Enzo e Federico commenta la catastrofe che si è abbattuta sulla regione. Parlano al di qua del ponte che porta a Fornace Zarattini, periferia ovest di Ravenna, dove ieri è stato costruito il muro di terra per contenere l'ondata di piena. "I cambiamenti climatici sicuramente provocano queste tragedie - aggiungono i tre amici - ma il problema principale resta l'assenza di manutenzione ai corsi dei fiumi che sono sempre intasati da legname e altri detriti e poi è ovvio che quando arrivano queste bombe d'acqua non riescono a contenerle".
Maltempo in Emilia Romagna, a Ravenna un muro di terra per contenere l'acqua
La dimostrazione è il canale via Cupa che fa fatica a defluire l'onda di piena, "da ieri sarà calato 5-10 centimetri", dice Livio, un anziano del posto, mentre sta sull'argine a fissare il mulinare dell'acqua. "Serve un piano preciso di manutenzione dei fiumi e degli argini, le istituzioni prendano a modello quello che fanno nei paesi più evoluti, come ad esempio il Giappone", suggerisce, infine, Enzo.