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Aggredito a Torino il giornalista della Stampa Andrea Joly, identificati 2 militanti di CasaPound

Aggredito a Torino il giornalista della Stampa Andrea Joly, identificati 2 militanti di CasaPound

Solidarietà da Meloni: "Condanna e massima attenzione". Il circolo Asso di Bastoni: "Ha spintonato e creato un battibecco"

TORINO, 22 luglio 2024, 17:00

Redazione ANSA

ANSACheck
Giornalista aggredito: video documenta pestaggio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Procede senza sosta il lavoro della polizia della Questura di Torino per identificare i militanti di estrema destra che facevano parte del gruppo che sabato sera ha aggredito il giornalista de La Stampa Andrea Joly, fuori dal circolo Asso di Bastoni, in via Cellini, quartiere San Salvario, mentre stava faceva delle foto e girando dei video con il suo smartphone.

Le indagini della Digos, coordinata dal pm Paolo Scafi, si stanno concentrando sui filmati, almeno tre, che sono stati acquisiti in queste ore e che hanno immortalato la scena del pestaggio. L'attività investigativa ha già portato all'identificazione di un 45enne e un 53enne, entrambi militanti di CasaPound Torino, che all'Asso di Bastoni fa base.

I due, con alle spalle precedenti legati alla loro militanza politica, sono stati riconosciuti dalla vittima e sono stati denunciati per violenza privata, lesioni personali con l'aggravante del reato commesso "per agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi", che abbiano tra i loro scopi la "discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso".

Ma gli investigatori vogliono chiudere il cerchio: contro Joly si sarebbero scagliati altre persone, almeno quattro, che potrebbero esse identificate già nelle prossime ore.

Inizialmente, secondo quanto ricostruito, in due si erano avvicinati, con fare minaccioso, al giornalista, che, incuriosito di vedere intorno alla mezzanotte tutte quelle persone che accendevano fuochi d'artificio e fumogeni in mezzo alla via, aveva iniziato a fotografare e riprendere.

Sabato all'Asso, ribattezzato dai frequentatori come "il pub più odiato di Torino", si erano dati appuntamento in oltre centosessanta persone, per festeggiare il compleanno del circolo, 16 anni.

 

Video Giornalista picchiato a Torino, il momento dell'aggressione

 

CasaPound Italia ha intanto invitato Andrea Joly alla festa nazionale, Direzione Rivoluzione, che si terrà dal 5 all'8 settembre a Grosseto. Un invito, per il giornalista e l'europarlamentare Ilaria Salis a un dibattito sulla violenza politica. "Se Joly non cerca solo visibilità ma vuole esprimere le sue opinioni sul nostro movimento - dicono da Cpi - lo invitiamo a farlo direttamente con noi, presentandosi a una festa, qualificandosi e senza filmare di nascosto anche i minori presenti. In questi anni, le nostre porte sono sempre state aperte per dibattiti con giornalisti noti come Mentana, Formigli e Sansonetti".

L'Asso di Bastoni si difende dagli attacchi: "Abbiamo sempre sostenuto che la stampa debba essere libera - affermano dal circolo - siamo anche contro la censura, cosa che tanti a favore della libertà invece ora invocano". Sull'aggressione viene sottolineato che "proprio a difesa della libertà di stampa bisogna però cercare la verità. Essendo ormai appurato che il giornalista non si è qualificato come tale, come avrebbe fatto qualcuno ad aggredirlo perché giornalista? Cosa c'entra il giornalismo?", proseguono dall'Asso aggiungendo che i "video online sono stati tagliati in due momenti".

Continuano intanto gli attestati di solidarietà bipartisan al giornalista, mentre il Coordinamento antifascista torinese che vede come portavoce la docente universitaria Alessandra Algostino e il magistrato in pensione Livio Pepino, sostiene che dal governo Meloni sono arrivate solo parole di circostanza

"A Torino - dicono dal coordinamento - le violenze e le prevaricazioni fasciste, dall'Università ai territori, sono all'ordine del giorno, con la tolleranza di fatto delle forze dell'ordine".   

 

LE REAZIONI

"Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un'inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L'attenzione del Governo è massima e ho chiesto al Ministro dell'Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso". Lo dichiara la premier Giorgia Meloni.

"Esprimiamo solidarietà al giornalista del quotidiano La Stampa che stanotte è stato aggredito da alcune persone vicine a Casa Pound mentre cercava di documentare un evento che le vedeva protagoniste. Episodi di violenza e di vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città: non possono essere tollerati e vanno condannati con fermezza da tutte le forze politiche". E' il commento di Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. "La libertà di stampa - prosegue il sindaco - è un pilastro fondamentale della democrazia e ogni attacco a chi esercita il diritto di informare è un attacco ai valori democratici stessi".

"Esprimo solidarietà e vicinanza ad Andrea Joly. Ma esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos'altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte come dice la Costituzione le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente Giorgia Meloni e al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente". Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein.

"L'aggressione squadrista dimostra ancora una volta la necessità di fortificare ogni giorno gli anticorpi democratici per combattere odio, intolleranza e violenza di stampo neofascista. È un episodio grave e inaccettabile, ma non si tratta di un caso isolato: i campanelli di allarme su alcune derive antidemocratiche nel nostro Paese hanno già suonato più volte. Alla politica e alle forze sane il compito di intervenire per mettere fine a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza. A Joly e a tutta la redazione la solidarietà mia e del M5s". Così Giuseppe Conte su X.

"Nel rivolgere la solidarietà mia personale e quella del Senato della Repubblica al giornalista de "La Stampa" Andrea Joly, desidero sottolineare con profonda soddisfazione come tutte le forze politiche stiano prontamente condannando - com'è giusto che sia - questo gravissimo episodio. Ribadiamo con forza il nostro no ad ogni forma di violenza". A scriverlo su Fb è il presidente del Senato Ignazio La Russa.

"Troppa violenza e intolleranza in Italia contro chi non la pensa come te. A Torino aggredito un giornalista de La Stampa da estremisti di destra, a Roma due ragazzi picchiati perché omosessuali, minacce di morte a Forza Italia. Condanniamo con fermezza ogni violenza". Così su X il leader di FI e vicepremier Antonio Tajani.

La versione del Circolo Asso Bastoni: "Il giornalista ha spintonato"

Hanno visto una persona che stava facendo foto e video e quando gli hanno chiesto chi fosse "non si è identificato come giornalista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi creando un battibecco". Questa in sintesi è la ricostruzione dei responsabili del circolo 'Asso di Bastoni' in merito al caso del cronista del quotidiano La Stampa aggredito. In quel momento era in corso una festa per i sedici anni del circolo. "Perché mai - comunicano dall'Asso di Bastoni - i nostri tesserati dovrebbero 'aggredire' un giornalista quando sono sempre stati invitati e ospitati, e abbiamo sempre accettato reportage di qualunque testata giornalistica?".

"Ieri sera - spiegano dall'Asso di Bastoni - centinaia di persone hanno partecipato alla serata dei 16 anni del circolo, in un clima di festa e senza alcun momento di tensione. Durante una foto di gruppo è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con dei genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Questa persona non si è identificata in alcun modo come cronista ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi, creando un battibecco, e poi si è messo a correre, tra l'altro cadendo". I vertici del circolo affermano di avere appreso solo dai notiziari di stamani che si trattava di un giornalista e sottolineano che il circolo "ha centinaia di iscritti, tra cui anche giornalisti, e ha organizzato tantissimi incontri negli anni anche con giornalisti come relatori".

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