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I penalisti vanno all'attacco:  'Politiche destinate al fallimento, il governo è carcerocentrico'

I penalisti vanno all'attacco:  'Politiche destinate al fallimento, il governo è carcerocentrico'

'La detenzione ai domiciliari implica vaglio complesso e ostacoli"

ROMA, 17 agosto 2024, 17:23

Redazione ANSA

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 "Le politiche carcerocentriche del governo costituiscono un grave passo indietro anche per la sicurezza dei cittadini e sono destinate inevitabilmente al fallimento". Lo dice il presidente dei penalisti italiani Francesco Petrelli ribadendo la posizione degli avvocati "da sempre favorevoli a politiche e legislazioni che favoriscano l'applicazione di misure alternative al carcere".


"Non conosciamo il testo" sul quale sta lavorando il Governo, aggiunge, "ma certo stupisce che dopo aver emanato e convertito un decreto carceri che avrebbe dovuto avere effetti risolutivi ci si accorga della necessità di nuovi interventi d'urgenza".  

 

"Il governo si è messo in un vicolo cieco dal quale ha difficoltà ad uscire e anche l'ipotesi di detenzione domiciliare per i detenuti con fine pena brevi (quelli con fine pena non superiori a un anno sono circa 8.000) implica un vaglio giurisdizionale complesso e il superamento di ostacoli oggettivi", secondo Petrelli.
"Secondo gli esperti il Governo allo stato sarebbe in grado di mettere a disposizione non più di 200 domicili. Un numero irrisorio rispetto alla necessità urgente di misure deflattive", aggiunge. 

 

   

 

 

 

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