"Io mi ritrovo sempre tra attacchi
di giunta, e io mi ritrovo in mezzo. Sono problemi tra di loro,
e questo non mi riguarda. A me la politica di Aosta e della
Valle non riguarda, è un loro problema. Io sono qua per aiutare,
sono qua per fare del bene, come facciamo ogni anno con la
nostra delegazione qui in Valle d'Aosta, e il resto non mi
importa, affatto. Anzi, peccato per loro". Così all'ANSA
Emanuele Filiberto di Savoia, ad Aosta per una serie di
iniziative degli ordini dinastici di casa Savoia, dopo che la
giunta comunale della città valdostana ha negato la
partecipazione con lo stemma araldico della banda municipale
agli appuntamenti previsti tra oggi e domani, pur lasciando
libertà di prendervi parte all'associazione bandistica della
città.
"Io sono felice di essere qua, molto felice, l'importante è
provare con i nostri ordini a fare del bene, che è quel che
facciamo. Che una banda comunale - ha detto Emanuele Filiberto
di Savoia - abbia lo stemma araldico o no non cambia niente,
credo che il suono che uscirà dagli strumenti sarà bello lo
stesso".
Nei giorni scorsi, l'assessore comunale alla Cultura, Samuele
Tedesco (Progetto civico progressista), aveva scritto sui social
che pur "ringraziando ulteriormente per le donazioni per
alimentare le attività della Scuola civica di Musica 'Renato
Arnod'", la "presenza della banda musicale municipale, così
posta, in un evento che richiama titoli monarchici, non
rispecchia i valori repubblicani della nostra comunità".
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