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Omicidio Cerciello, appello ter per Hjorth per ridurre la pena

Omicidio Cerciello, appello ter per Hjorth per ridurre la pena

La Cassazione dichiara irrevocabile la sua responsabilità penale

ROMA, 13 marzo 2025, 11:14

di Marco Maffettone

ANSACheck
Gabriele Natale Hjorth - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gabriele Natale Hjorth - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ci sarà un nuovo rivolo giudiziario nella vicenda legata all'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, ammazzato con 11 coltellate in una strada di Roma nel luglio del 2019.

I giudici di Cassazione hanno disposto un terzo processo di appello per Gabriele Natale Hjorth, lo studente americano accusato di concorso anomalo in omicidio con l'amico Lee Elder Finnegan la cui pena a 15 anni e due mesi è passata in giudicato.

I giudici della quinta sezione hanno accolto l'istanza dei difensori disponendo un nuovo appello limitatamente al trattamento sanzionatorio.

I magistrati di Piazzale Clodio, in sostanza, saranno chiamati a valutare al ribasso l'accusa di concorso anomalo in omicidio: la pena potrebbe scendere di anni fanno sapere dalla difesa.

Hjorth nel secondo processo di appello era stato condannato (in abbreviato) a 11 anni e 4 mesi. Il giovane si trova da tempo ai domiciliari, nella villetta della nonna a Fregene. Per lui i Supremi giudici hanno sancito la penale responsabilità.

La Cassazione ha, inoltre, accolto il ricorso delle parti civili annullando la sentenza di appello bis agli effetti civili, cioè del risarcimento, nei confronti di entrambi gli imputati e ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale che chiedeva di riconoscere per Hjorth l'aggravante di essere consapevole di trovarsi al cospetto di appartenenti alle forze dell'ordine quella tragica notte e il pieno concorso nell'azione omicidiaria.

Al vaglio dei Supremi giudici si era arrivati dopo il ricorso presentato anche dalla Procura generale dopo che nel secondo processo di appello non erano state riconosciute le aggravanti per Hjorth che già da mesi si trova nel regime degli arresti domiciliari in una villetta della nonna a Fregene, sul litorale romano.

Nell'impugnazione il pg faceva riferimento proprio al ruolo avuto da Natale in quella tragica notte di sei anni fa. Il pg, in relazione alla "contraddittorietà della motivazione e manifesta illogicità" della sentenza di luglio scorso scrive che "Natale nulla ha fatto perché Elder non portasse il coltello" poi utilizzato per uccidere il militare dell'Arma.

Nel processo di primo grado i due giovani americani vennero condannati all'ergastolo. Una pena poi ampiamente rivista al ribasso dopo una prima pronuncia della Cassazione.

Al secondo processo di appello si era arrivati dopo che i Supremi giudici avevano annullato per Elder la condanna a 24 anni con rinvio sulle circostanze aggravanti e sulla sussistenza del reato di resistenza a pubblico ufficiale (fattispecie per cui è stato poi assolto). Per Hjorth, che era stato condannato a 22 anni, l'annullamento con rinvio riguardava l'accusa di concorso in omicidio.

La morte di Cerciello è legata al tentativo di recuperare uno zaino che i due americani avevano sottratto, nella zona di Trastevere, al 'facilitatore' dei pusher, Sergio Brugiatelli, a cui si erano rivolti perché in cerca di cocaina. Brugiatelli, dopo avere ricevuto la telefonata dei due statunitensi con la richiesta di riscatto, il classico 'cavallo di ritorno', aveva allertato i carabinieri. Cerciello Rega e il suo collega di pattuglia di quella notte, Andrea Varriale, dopo una trattativa intercorsa tra Brugiatelli e i due ragazzi, si recarono in borghese all'appuntamento in via Pietro Cossa.

I due studenti aggredirono Cerciello e il suo collega. Elder, che avevacon sé un coltello, colpì in pochi secondi il vicebrigadiere con una serie di fendenti. Cerciello morì, di fatto, per shock emorragico dopo una disperata corsa in ospedale.  

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