The Hateful Eight, il nuovo film di Quentin tarantino, è un western? A giudicare dalle prime immagini che si sono potutre vedere in Italia sì. Ma è solo un western? Il film (costato 44 milioni di dollari, 167 minuti di durata e girato in Ultra Panavision), in sala dal 4 febbraio con 01, mette in campo otto brutti, sporchi e cattivi armati di tutto punto, anche dei loro discorsi surreali, per raccontare se e come può esserci una vita senza violenza sublimata. Nel cast: Samuel L. Jackson; Kurt Russell; Jennifer Jason Leigh; Walton Goggins; Demián Bichir; Tim Roth; Michael Madsen; Bruce Dern; Channing Tatum; James Parke Zoë Bell. A sostenere il tutto lo splendore del 70 mm, come si diceva una volta (ma in Italia si vedrà così in una sola sala) e le musiche di Ennio Morricone.
I Magnifici sette di John Sturges diventano i 'detestabili otto' di Tarantino che si misura ancora con un western dopo Django Unchained e già pensa a una trilogia dedicata al genere. Questa la trama ufficiale (il film è stato visto in segreto ma in realtà sul web gira già): qualche anno dopo la Guerra civile americana, una diligenza si fa strada nel paesaggio invernale del Wyoming; i passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth (Russel) e la latitante Daisy Domergue (Jason Leigh), sono diretti verso la città di Red Rock, dove l'uomo, meglio conosciuto come "il boia", consegnerà la ricercata alla giustizia.
Lungo la strada, incontrano due sconosciuti: il maggiore Marquis Warren, (Jackson), un ex-soldato di colore dell'Unione divenuto un famigerato cacciatore di taglie, e Chris Mannix (Goggins), un rinnegato del sud che sostiene di essere il nuovo sceriffo della città. A causa di una bufera di neve, i quattro trovano accoglienza presso un rifugio di montagna, dove ad attenderli non vi sono i proprietari ma quattro facce che non hanno mai visto prima. Bob (Bichir), colui che si occupa del locale in assenza della proprietaria, in visita a sua madre, è lì rintanato con il boia Oswaldo Mobray (Roth), con il cowboy Joe Gage (Madsen) e con il generale confederato Sanford Smithers (Dern). Mentre la tempesta divampa, gli otto viaggiatori impareranno come la loro destinazione non sia così facile da raggiungere. Tra tradimenti e inganni, dovranno cercare di sopravvivere alla situazione.
Secondo Quentin Tarantino, i due film che hanno più influenzato The Hateful Eight sono: La cosa (1982) di John Carpenter e Le iene (1992) dello stesso Tarantino. Nel film il maggiore Marquis Warren così descrive la metodicità funeraria del cacciatore di taglie interpretato da Russel: "Quando la taglia dice 'Vivo o morto', la gran parte di noi cacciatori di taglie spariamo alla schiena al ricercato e finisce tutto lì ma se tocca a John Ruth lui ti porta vivo fino alla forca".
E' piaciuto The Hateful Eight? Come sempre quando si tratta di Tarantino la critica è piuttostio divisa sul tema della violenza (niente di nuovo) ma in linea di massima il film è piaciuto molto. In particolare al critico del Guardian, Peter Bradshaw, che ha forse trovato la definizione che avrà più fortuna: "un film di Agatha Christie con in più battute, armi e Samuel L. Jackson".