Gli occhi dei bambini, degli adolescenti che hanno visto o vissuto l'orrore dei rastrellamenti, delle deportazioni, dei campi di concentramento. E' soprattutto la loro voce a farsi sentire nei libri che escono per il Giorno della Memoria, celebrato in tutto il mondo il 27 gennaio in ricordo delle vittime dell'Olocausto. Ma c'è anche l'eccezionale recupero di una vicenda dimenticata: la toccante e vera storia del sinti campione di pugilato Johann Trollman che sfidò il nazismo raccontata dal Premio Nobel Dario Fo nel suo nuovo romanzo 'Razza di zingaro' (Chiarelettere).
A 70 anni dalla morte di Anna Frank, per la prima volta approda nelle librerie italiane l'edizione integrale del testo originario del famoso 'Diario', pubblicata da Newton Compton con l'introduzione di Paolo Di Paolo. Finora disponibile nell'edizione critica, con la cura e gli emendamenti in particolare di Otto Frank, il padre di Anna, morta nel 1945 a Bergen Belsen, la versione autentica, sbarcata nei giorni scorsi anche online, gratuitamente e in lingua originale, ha riaperto una vecchia controversia sulla scadenza del copyright. Secondo la legislazione europea il Diario è libero dai diritti ai 70 anni della morte dell'autore ma se si considera co-autore del libro Otto Frank, morto nel 1980, la scadenza si allungherebbe fino al 2050.
E' una quindicenne innamorata della musica a fare un resoconto dell'Olocausto ne 'La pianista di Auschwitz' (Newton Compton) di Suzy Zail. Alla soglia dei 90, torna ai suoi 15 anni il poeta, drammaturgo e scrittore Gian Piero Bona in 'L'amico ebreo' (Ponte alle Grazie), una storia autobiografica sulla sua amicizia con l'ebreo di origine russa Sergej, coetaneo e compagno di conservatorio, accolto dalla famiglia Bona come un lontano parente per salvarlo dai rastrellamenti. Si basa su una storia vera anche 'Lev' (Gallucci), con testo e disegni della genovese Barbara Vagnozzi, che racconta la Shoah attraverso gli occhi di Lev Nelken, di Breslavia, 12 anni all'epoca della notte dei cristalli. Grazie alla Kinderstransport, la missione diplomatica che nei nove mesi precedenti allo scoppio della Seconda Guerra mondiale salvò 10 mila bambini sistemandoli in famiglie affidatarie, Lev riuscì a scampare insieme alla sorella Hannah alla persecuzione nazista. Voce autentica di un ragazzo musulmano della periferia parigina di fronte all'Olocausto anche quella di Ahmed Dramè in 'Una volta nella vita' (Vallardi). Va al cuore della sua esperienza Aharon Appelfeld in 'Oltre la disperazione' (Guanda) che si conclude con una conversazione con l'amico scrittore Philip Roth e dove ritroviamo un bambino di 8 anni, di una famiglia benestante della Bucovina, finire in un campo di concentramento, fuggire e approdare a Israele dove diventa scrittore.
Per i bambini di 8 anni esce da Il Battello a Vapore - Piemme, Quando tornò l'arca di Noè: Lia Levi propone un nuovo romanzo per i più piccoli sulle Leggi Razziali. La storia è ambientata nel 1943 in una classe elementare della scuola ebraica con tre bambini appassionati delle letture della Bibbia. Quando, dopo l’occupazione tedesca di Roma, dovranno fuggire, saranno proprio quelle storie a ispirare loro il modo per salvarsi insieme alle loro famiglie.
E' un sedicenne Francesco, il protagonista del romanzo di Carlo Greppi, 'Non restare indietro' (Feltrinelli) che vive l'attesa di un imminente viaggio ad Auschwitz con i suoi nuovi compagni di classe. Ed è una ragazza alla soglia dei diciotto anni, Ada Vaughan - che sogna di diventare stilista e finisce invece in un campo di concentramento dove cucirà l'abito da sposa di Eva Braun - l'eroina de 'La sarta di Dachau', il primo romanzo di Mary Chamberlain, caso editoriale venduto in 26 paesi, che esce in Italia per Garzanti. Hanno 17 anni Walter e Fridrich quando vengono reclutati a forza dalle SS come soldati negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale: in 'Morire in primavera' (Neri Pozza), Ralf Rothmann racconta la loro struggente amicizia e il loro spirito pacifista. Con grande humor Danny Wattin, svedese di famiglia ebraica di origini polacche, da voce alle peripezie per recuperare 'Il tesoro del signor Isakowitz' (Bompiani) sepolto nel cortile di casa prima dell'arrivo dell'esercito tedesco mentre il regista ungherese Peter Gardos nel romanzo d'esordio 'Febbre all'alba' (Bompiani) ripercorre la storia d'amore fra i suoi genitori, sopravvissuti ai lager, che si conobbero per lettera. A 7 anni dall'ultimo libro l'israeliana Shifra Horn, propone in 'Scorpion Dance' (Fazi) un viaggio in bilico tra il desiderio di ricordare e la necessità di dimenticare. E per chi ama l'approfondimento, la monumentale ricostruzione della storia del sistema dei campi di concentramento nazisti fatta dalla storico Nikolaus Wachsmann in 'KL' (Mondadori).
