Con l'energia di Jovanotti che canta e balla in via Asiago la sigla scritta per Fiorello e con l'intervista registrata dallo showman in versione 'belvo' a Matteo Renzi, riparte Viva Rai2!, dopo la lunga pausa natalizia.
E Amadeus, in un video, annuncia la reunion dei Pooh a Sanremo, nella prima serata del Festival, con Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli, ricordando il compianto Stefano D'Orazio.
Dopo la contestazione di alcuni abitanti della zona per la vitalità, giudicata eccessiva, del morning show nelle prime ore del mattino, Fiorello, con Fabrizio Biggio, Mauro Casciari e il cast al completo, "espleta le proprie funzioni" con la consueta ironia dal glass studio, dopo aver confermato a Che tempo che fa, che non traslocherà a Sanremo per la settimana del Festival.
"Ieri Fazio faceva battute sul Pd. Amici del Pd, se Fabio Fazio inizia a fare battute sul Pd fatevi due domande. Come dice un proverbio romano 'quanno te dice male te mozzicano pure le pecore'", scherza il mattatore, prima di iniziare a sfogliare l'agenda Meloni: "Farsi spiegare il Mes da Giorgetti, non rispondere al telefono quando chiama Berlusconi, portare Salvini a Villa Pamphilj per sparare ai cinghiali, suggerire a Sangiuliano di dire che Leonardo Da Vinci era di Fdi, andare alla Lidl a fare benzina, convincere Ginevra che non deve avere paura di Crosetto perché non fa parte della famiglia Addams".
Una battuta anche sull'uscita del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano su Dante "fondatore del pensiero di destra in Italia". "Dalle mie poche letture, Dante non è nè di destra nè di sinitra ma del M5s: è contro tutto, li mette tutti all'inferno", esclama Fiorello, prima di trasformarsi in Giuseppe Conte che dice "Sono contro guelfi, ghibellini... Ma soprattutto contro la selva oscura".
Ma ecco il momento di Fiorello 'belvo' Francesco Fagnano che intervista Matteo Renzi. "Il Leonardo Da Vinci della politica, il Dante Alighieri della sinistra, il Michelangelo delle scissioni ma, per non alimentare suo ego, la chiamerò con un nome anonimo di fantasia, Carlo Calenda", dice l'intervistatore.
"Fiorentino, 48 anni, laureato in scoutismo con tesi 'Come sopravvivere in tenda se il tuo caposquadriglia è Enrico Letta" è l'assist. "Quello è facile, neanche te ne accorgi" la replica caustica di Renzi. Fiorello ricorda poi la cerimonia della campanella in cui l'ex premier, quasi di spalle, passò le consegne a Enrico Letta. "Io mi sono ripreso da qualle vicenda, qualcun altro no", ricorda Renzi. E Fiorello: "Partiamo da una domanda di politica: fritto o bollito?". Risposta "Bollito".
Chi? Risposta "Tutti". Poi l'affondo: "Sta con gli elfi o con i draghi?". Risposta "Basta non stare con le meloni, draghi tutta la vita". Domanda "ficcante", dice Fiorello. "Tra ponte vecchio o autogrill?". Renzi sta al gioco: "Ponte Vecchio". "Per quale di questi ruoli pensa di essere più adatto?", chiede l'intervistatore ripetendo tre volte "Presidente del Consiglio".
Risposta inevitabile. Ultima domanda: "Un dilemma esistenziale, P o D? Né P né D?". Renzi chiud: "Ei fu".
Finale con Jovanotti, appena rientrato dal Niger, che racconta "4 milioni di visualizzazioni per un video in cui mangiavo solo la papaya". Di qui un consiglio di Fiorello: "Amici del PD, fatevi vedere che mangiate la papaya". Dopo l'annuncio dei Pooh a Sanremo da parte di Amadeus, giù il sipario con 'Tanta voglia di lei' in versione Fiorello-Jovanotti con la speranza congiunta che, nella serata finale del Festival, Zelensky possa annunciare non il vincitore della gara ma "la fine della guerra".
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