Una mostra per creare un ponte
culturale tra Sardegna e Cina, frutto di un accordo di
cooperazione internazionale tra la Fondazione Barumini e il
Mausoleo del Primo Imperatore Qin. Al Centro Lilliu della
cittadina del sud Sardegna si potrà ammirare "L'Esercito di
Terracotta: armate immortali, il potere e le armi da Oriente a
Occidente", una straordinaria esposizione, fiore all'occhiello
dell'Expo del Turismo culturale.
L'evento, organizzato per valorizzare il patrimonio culturale
e archeologico dell'Isola, è in programma dal 30 novembre al 2
dicembre al Centro Giovanni Lilliu, a due passi da Su Nuraxi,
sito Unesco. "Non solo vetrina, momento di incontro tra domanda
e offerta turistica, ma anche occasione per condividere buone
pratiche, esperienze innovative e strategie di gestione dei siti
culturali, per rafforzare il legame tra territorio, cultura e
turismo", spiega Emanuele Lilliu, presidente della Fondazione
Barumini Sistema Cultura che organizza l'Expo assieme al Comune.
Tre giornate tra incontri, mostre, laboratori, degustazioni e
workshop, tavole rotonde, esperienze immersive. "Momenti di
scambio e collaborazione tra operatori turistici, studiosi,
accademici, istituzioni e appassionati di cultura, fondamentali
- sottolinea Lilliu - per mantenere viva l'attenzione sulle
peculiarità uniche della Sardegna, in particolare sulla cultura
nuragica, patrimonio di inestimabile valore che ancora fatica a
essere conosciuto e riconosciuto a livello internazionale. Ma
fondamentale è anche l'incontro tra gli operatori culturali e i
comparti produttivi come artigianato e enogastronomia, per
promuovere un turismo sostenibile, che coinvolga le zone interne
e il patrimonio artistico della regione, rendendolo fruibile
tutto l'anno".
La giornata inaugurale di sabato 30 è con il convegno "La
gestione del patrimonio mondiale e le relazioni culturali
internazionali", dibattito che coinvolge esperti e
rappresentanti di siti Unesco come Su Nuraxi, il sito talaiotico
di Minorca e il Mausoleo del Primo Imperatore Qin in Cina. La
chiusura, il 2 dicembre, sarà arricchita dalla presentazione del
corso di laurea in Restauro dei Beni Culturali, nato grazie alla
collaborazione con la Soprintendenza e l'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare. "Un passo cruciale per creare figure
professionali altamente specializzate - chiarisce Lilliu - e
rafforzare il legame tra istruzione, ricerca e valorizzazione
del patrimonio culturale".
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