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Mostra Sentimento e Ragione nella pittura di Ubaldo Gandolfi

Mostra Sentimento e Ragione nella pittura di Ubaldo Gandolfi

Fu tra i protagonisti dell'arte italiana del secondo Settecento

CENTO, 29 novembre 2024, 13:18

Redazione ANSA

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Una piccola e raffinata mostra dedicata al pittore Ubaldo Gandolfi, tra i protagonisti dell'arte italiana del secondo Settecento, sarà inaugurata il 30 novembre alla Pinacoteca Civica 'Il Guercino' di Cento (Ferrara). L'esposizione, 'Sentimento e Ragione nella grande pittura di Ubaldo Gandolfi', sarà visitabile fino al 2 marzo il venerdì, sabato e domenica e sarà accompagnata dal catalogo curato da Donatella Biagi Maino, ideatrice e curatrice della mostra, così come di quella del 2002; sarà edito da Umberto Allemandi (Torino) e si avvarrà dei testi della studiosa e di Lorenzo Lorenzini, direttore della Pinacoteca. Cento rende omaggio a Gandolfi creando un focus su due dipinti custoditi nella Pinacoteca: una Annunciazione di radiosa bellezza e la pala d'altare dedicata a San Gaetano da Thiene che fu acquisita in occasione della mostra del 2002. I due dipinti saranno accompagnati dal disegno preparatorio per il san Gaetano e dal bozzetto per l'Annunciazione.
    Ubaldo Gandolfi, nato a San Matteo della Decima nel 1728, piccola località prossima a Cento, nei primi tempi della sua vita conobbe e ammirò le tele del Guercino, che furono, con quella centese di Ludovico Carracci, pure custodita nella Pinacoteca, i suoi primi modelli; trasferitosi a Bologna per frequentare l'Accademia Clementina di Pittura, Scultura e Architettura, su quella prima base di conoscenza costruì il suo percorso, studiando e ristudiando i grandi precedenti cinque-secenteschi della scuola locale, la pittura di luce e colore dei veneti, le novità del contemporaneo. Si formò così, in virtù del talento e dell'assiduità nell'esercizio della mente e della mano, uno stile inconfondibile per poetica e forza espressiva, il cui valore fu riconosciuto nell'Europa cosmopolita del suo tempo. Gandolfi scomparve prematuramente nel 1781. Gli anni della sua formazione coincisero con quelli del pontificato di Benedetto XIV, papa bolognese, grande promotore delle scienze e delle arti.
   

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