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E' notte per Davide, gay a Catania

Alla Semaine l'Italia corre con 'Più buio di mezzanotte'

Lui, Davide (Davide Capone), 13 anni, ha una faccia da madonna rinascimentale, è dolce, parla poco e ha un problema da affrontare nella barocca e vulcanica Catania: è omosessuale. Il padre Massimo (Vincenzo Amato) non se ne da pace, mentre la madre Rita (Micaela Ramazzotti) lo ama comunque. Questo lo scenario di 'Più buio di mezzanotte' di Sebastiano Riso, film duro e forte in corsa, a tutto diritto, al Festival di Cannes alla Semaine de la Critique e alla Camera d'or (è un'opera prima). "Non vedere l'omosessualità è un delitto e in questo senso la cecità della madre di Davide diventa una metafora". A parlare così oggi a Cannes è il giovane regista catanese Bernardo Riso, che corre alla Semaine de la Critique con Più buio di mezzanotte, film ispirato all'infanzia difficile negli anni Ottanta di Davide Cordova detto Fuxia, omosessuale catanese tra i fondatori del famoso locale gay romano Mucca assassina. E in una conferenza stampa che si è tenuta nel padiglione italiano sulla Croisette tante le domande sullo stato delle cose rispetto a omofobia e diversità, temi centrali di questo film in sala da oggi distribuito dall'Istituto Luce. "Ho fatto una ricerca sulla vita di Davide Cordova per stabilire quali fatti raccontare - dice il regista -. Eliminando i fatti estremi ed evidenziando quelli poetici. E' vero ad esempio che la madre era ipovedente e che il padre gli somministrava una cura ormonale che non ha mancato di creare problemi fisici a Davide. Il fatto è che il padre, affatto cattivo, non sapeva gestire un figlio femmina nel profondo meridione d'Europa". In un film dedicato a Davide, alla musica e a Catania, continua Riso, "va detto che questa città è tollerante ma fino ad un certo punto. Di notte si possono anche vedere delle cose ma di giorno gli omosessuali devono andare a braccetto con la moglie. Secondo me non è cambiato nulla in Italia e neppure in Sicilia. Mostro le viscere della città Catania, quella che non si vede ne 'Il bell'Antonio'. Catania è una città cinematografica dove ci sono zone poverissime, dove si usa il baratto e dove ci sono dei ragazzi che non sono mai andati al cinema e non conoscono Mc Donald. Vi faccio un esempio: via delle Finanze, che è un mondo a parte". Comunque, conclude Riso, "Verso l'omosessualità ci dovrebbe essere maggiore apertura. Ho raccontato questo film di formazione non mostrando gli abusi, non essendo realista più di tanto, preferendo invece una connotazione poetica". "I miei genitori non hanno visto il film e dunque non so cosa ne penseranno, ma una cosa è certa: gli omosessuali vanno protetti e devono essere amati", dice invece Davide Cordova, l'ispiratore del film, che ora a 48 anni è tornato a vivere in Sicilia.

  

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