La storia di una donna violata in
un modo così profondo da decidere di affidare ad altri quel
figlio che a lei ricorderà per sempre la violenza di quella
notte. E' il cortometraggio fatto dalle donne per le donne 'Mai
insieme a te', ambientato a Palermo, prodotto dalla Atom
s.r.l.s. ed Eugenio Siviglia per la regia di Giulia Galati.
Scritto e sceneggiato da Angela Failla, giornalista e autrice
di 4 romanzi tra cui 'Il giocattolaio' e interpretato da
Vanessa Galipoli (La rivincita di Natale di Pupi Avati, Ventitrè
23 di Duccio Forzaro e la fiction Rai Makari), e dal
giovanissimo Massimiliano Bono, volto conosciuto sul web, alla
sua prima prova da protagonista, è un progetto innovativo perché
mostra quale effetto profondo e perenne abbia la sofferenza
nella vita di una donna violata e abbandonata a se stessa.
"Le donne violate non fanno rumore, restano in silenzio,
collezionano cicatrici profonde che distruggono l'anima".
Patrocinato dalla Ueci e supportato dall'associazione no profit
'Il comitato delle donne', che da anni è impegnata nella
sensibilizzazione sociale, il cortometraggio vuol fare
riflettere su quelle ferite che si cicatrizzano lasciando segni
raramente percepiti all'esterno. Tatuaggi indelebili che
testimoniano ciò che è diventata la tua vita. In un tempo di
incertezza, fondamentale diventa quindi la sensibilizzazione.
In 'Mai insieme a te', con i costumi di Davide Catagnano,
Silvia è una donna sola, distrutta dalla violenza. Da cinque
anni, trascorre ogni domenica al parco solo per vedere giocare
un bambino. Quel bimbo è suo figlio. Figlio di una violenza che
ha stravolto per sempre la sua vita al punto di non permetterle
nemmeno di riuscire a tenere con sé quel bambino. Un giorno
Silvia trova il coraggio di avvicinarlo e di regalargli una
bussola, ma non rivelerà mai al piccolo di essere sua madre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA