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Stefania Rocca, guerriera contro la discriminazione

Cinema

Stefania Rocca, guerriera contro la discriminazione

Attrice inedita dark-lady in Dietro la notte di Falleri

ROMA, 27 aprile 2021, 17:43

Francesco Gallo

ANSACheck

Stefania Rocca, guerriera contro la discriminazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefania Rocca, guerriera contro la discriminazione - RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefania Rocca, guerriera contro la discriminazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

Thriller, molto 'al femminile', e film di genere pieno di atmosfere cupe dove nessuno è come sembra. Si presenta così DIETRO LA NOTTE di Daniele Falleri con un'inedita Stefania Rocca molto dark e guerriera, Fortunato Cerlino (il Pietro Savastano di Gomorra), Roberta Giarrusso e Elisa Visari. Il film, prodotto da Fenix Entertainment in collaborazione con Rai Cinema da domani su Sky Cinema, si sviluppa dal tramonto all'alba, come ricorda appunto il titolo. Tutto inizia con Marta (Rocca), tonico capo della sicurezza di un prestigioso opificio, pronta a partire il giorno dopo per Dubai per trasportare un ingente carico di diamanti. Bruno (Cerlino), prestigiatore di professione e suo nuovo compagno, l'accoglie innamorato a casa, dove la donna vive con la problematica figlia diciassettenne Elena (Visari) che la incolpa della separazione dal padre e vede di cattivo occhio la sua relazione con Bruno. Una cosa, quest'ultima, in cui ha come alleata la zia Giulia (Giarrusso), trasgressiva sorella minore di Marta.

La notte è ormai vicina e Marta e Bruno si preparano a viverla come due felici innamorati, visto che Elena la passerà da un'amica. Ma non sarà affatto come l'immaginavano e quella che doveva essere una notte d'amore sarà un vero e proprio incubo. "Credo sia fondamentale in Italia favorire i generi che danno la possibilità al pubblico di vedere film diversi - dice Stefania Rocca all'ANSA in collegamento remoto -. Mi sono trovata benissimo a fare il personaggio di Marta, una donna che ha allo stesso tempo un legame forte con la sorella e con la figlia. Poi ovviamente c'è il mistero e lei ne ha più di uno da nascondere". "In realtà - continua l'attrice - le donne del film non sono affatto cattive, ma solo personaggi che hanno subito molto e hanno posto in atto una sorta di vendetta. Una vendetta che parte proprio dalla cattiveria che hanno ricevuto da diversi uomini. Il mio personaggio - prosegue l'attrice - ad esempio viene licenziata perché è una donna che ha una professionalità considerata non adatta al suo sesso. Insomma vive una discriminazione proprio come la sorella che fa la poliziotta. Se oggi gli uomini continuano a discriminare le donne, prima o poi - dice scherzando - diventeremo tutte guerriere".

"Questa storia - spiega il regista e sceneggiatore Daniele Falleri - nasce da un frammento, una suggestione che si sono poi lentamente allargati. In questo caso ho immaginato due sorelle del tutto normali che a un certo punto vengono messe alla prova dalla vita e devono trovare una nuova strada per andare avanti. Non sono due donne cattive, ma imparano a un certo punto a reagire". Infine, spiega l'attore napoletano Fortunato Cerlino: "Mi sono divertito tantissimo perché è un film scritto molto bene ed è come un 'palcoscenico nel palcoscenico', una cosa quasi shakespeariana. Ci sono - continua l'attore - due o tre trame contemporaneamente che ci hanno permesso di lavorare in maschera e trovare vari livelli di credibilità".

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