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Battiston tra La Regina di cuori e Pinocchio con Hanks

Cinema

Battiston tra La Regina di cuori e Pinocchio con Hanks

Attore in corto contro rischi web al Lido. Poi debutto a regia

ROMA, 28 agosto 2021, 13:21

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alice (Beatrice Vendramin), talentuosa artista 18enne che combatte per liberarsi da una pericolosa dipendenza, quella di partecipare a una delle sfide (challenge) più pericolose del web, il cutting' cioè tagliarsi con lamette, forbici o coltelli. E' la protagonista di La Regina di cuori, il corto di Thomas Turolo, evento speciale alla 78/a Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre) e sarà disponibile in contemporanea su RaiPlay. Nel cast, insieme a Maria Sole Pollio e Cristiano Caccamo, c'è in una partecipazione straordinaria Giuseppe Battiston, nel ruolo dello psicoterapeuta che aiuta Alice a superare i suoi incubi.
Un impegno che si unisce ad altri molto attesi per l'attore, come il debutto alla regia con Due, tratto dal romanzo di Flaubert Bouvard e Pecuchet, la parte ancora top secret nel Pinocchio di Robert Zemeckis con Tom Hanks nel ruolo di Geppetto, il debutto in autunno su Rai2 della seconda stagione di Volevo fare la rockstar e il nuovo film di Gianni Zanasi, in fase di riprese, War - La guerra desiderata.
"Ho trovato che La Regina di cuori - spiega Battiston all'ANSA - fosse un'occasione interessante di affrontare nel modo giusto e attraverso qualcosa di bello un tema che non si conosce bene. Si ha sempre il dubbio che parlando di questi fenomeni si crei una curiosità malsana, ma secondo me non parlandone si commette un errore ancora più grosso, non mettendo i giovani al corrente della pericolosità di queste dinamiche". Il corto prodotto da Manuela Cacciamani con Onemore Pictures, insieme a Rai Cinema, è realizzato in forma transmediale (oltre che corto lineare, social movie diretto da Emalloru, in Virtual reality diretto da Diego Capitani e in videomapping narrativo) proprio per arrivare a più generazioni. "Mille anni fa Ugo Gregoretti mi disse che saremmo arrivati a vedere un film su un telefonino, io avevo dei dubbi, ma è successo. Il mondo del web ci offre delle opportunità ma come tutte le cose che ti danno un'operatività di 360 gradi bisogna stabilire dei paletti e in questo giocano un ruolo fondamentale la famiglia e l'educazione". Per Battiston, gran parte dei ragazzi che si accostano alle challenge, "probabilmente si sentono senza collocazione, fanno fatica a farsi accettare e quindi sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di entrare nelle grazie di qualcuno che li possa riconoscere come individui". Il fatto che alcuni "siano disposti anche a ferirsi, a farsi del male testimonia da un lato la loro disperazione come soggetti e dall'altro gli enormi rischi portati da certe derive della rete". L'attore ha appena finito la sua opera prima da regista, Due, ispirato dal romanzo incompiuto e pubblicato postumo di Flaubert, Bouvard e Pecuchet. I due protagonisti, che nel film diventano Biasutti (Battiston) e Perbellini (Rolando Ravello) scoprono di condividere mille passioni e provano a reinventare le proprie vite innanzitutto decidendo di andare a vivere insieme in campagna. "Sono personaggi universali - sottolinea -, dei guerrieri della positività, degli eroi e secondo me è importante parlare di queste persone che sono ostinatamente rivolte al lato bello e aperte della vita. Il progetto è nato pre-pandemia, ma forse il lockdown gli ha dato un motivo in più di esistere. La tensione a imparare sempre qualcosa di nuovo non ha età".
Sul Pinocchio di Zemeckis invece "non si può dire nulla, l'unica cosa che so è che riceverò delle notizie. Ho firmato un accordo di riservatezza rigidissimo" spiega divertito. Ora c'è War - La guerra desiderata, quarto film con Zanasi, dopo Non pensarci (2008), La felicità è un sistema complesso (2015) e Troppa grazia (2018): "Si parte dalla notizia che c'è una guerra nell'aria e si racconta l'effetto che fa questo accadimento.
Gianni ha voluto affrontare con la sua sensibilità particolare e unica questo periodo che stiamo vivendo in un modo personale e magico, come lui sa essere. Ci sono dentro tante cose. Io leggendo la sceneggiatura ho ritrovato tutti i sentimenti che hanno attraversato il mio animo in questi ultimi due anni, ma il film ha più a che fare con la poesia che con l'attualità".

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