La 41/a edizione del Torino Film
Festival è stata vinta dal regista ucraino Philip Sotnychenko,
con 'La Palisiada', "un film complesso - si legge nella
motivazione del premio - di grande libertà registica nella
costruzione delle scene che, concatenandosi, trovano il loro
senso autonomo".
Il film di Sotnychenko, tra i registi ucraini emergenti, già
incoronato miglior film al Festival di Vilnius nel marzo di
quest'anno, è ambientato nell'Ucraina del 1996, pochi mesi prima
che il paese, diventato indipendente, firmasse il Protocollo n.6
della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, abolendo la
pena di morte. Il film girato con uno stile molto personale,
giocato tra documentario e funzione, e con attori professionisti
e non, racconta dell'omicidio a sangue freddo di un colonello
della polizia e delle relative indagini di uno psichiatra
forense e di un investigatore le cui storie umane si intrecciano
con la storia del loro paese.
Il film diventa così uno spaccato della vita e della
sottocultura giovanile ucraina e anche una condanna del
colonialismo imperiale incombente. La scena finale della
sparatoria è stata girata in una prigione di Bucha, una città
diventata negli ultimi tempi simbolo della violenza e della
devastazione legata alla guerra con la Russia.
"Un film fuori dagli schemi - commenta il direttore del Tff,
Stefano Della Casa - duro, strano, secco, che dimostra una
perfetta padronanza della cinepresa e dei tempi filmici. Spero
venga distribuito anche in Italia".
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