Jamie Foxx è tornato. Per la prima volta sul tappeto rosso, dopo che un ricovero d'urgenza in aprile lo ha allontanato dalla ribalta e dal set per parecchie settimane, l'attore ha raccolto la commossa standing ovation di colleghi e critici, riuniti al Fairmont hotel di Los Angeles per rendere omaggio agli artisti neri, latini e asiatici di cinema e tv. "È pazzesco, non avrei potuto farlo sei mesi fa - non potevo proprio camminare", ha esordito sul palco della Critics Choice Celebration. Foxx ha accettato il Vanguard Award per la sua interpretazione nel legal drama di Prime Video The Burial, in cui a fianco di Tommy Lee Jones racconta un complesso caso giudiziario nell'America degli anni '90, tra ingiustizie e razzismo.
"Non sono un clone. So che molte persone dicevano che sono stato clonato, ma sono proprio io", ha scherzato sul titolo dell'altro film in cui recita quest'anno, la commedia fantascientifica Hanno clonato Tyrone, di Netflix, per cui è stato nominato al Gotham Award il mese scorso. "Non augurerei quello che ho passato al mio peggior nemico. Ho visto il tunnel, ma non c'era la luce in fondo - ha continuato il 55enne premio Oscar nel 2005 nei panni di Ray Charles - Ora ho un nuovo rispetto per la vita e per la mia arte. Mi sono salvato e dico: non rinunciare alla tua arte, amico, non rinunciare a te stesso". Hollywood inaugura così la stagione dei premi alla fine del suo anno più difficile: sei mesi di sciopero combinato di sceneggiatori e attori hanno paralizzato l'industria più di quanto abbia fatto la pandemia nel 2020. Tutti in città aspettano con trepidazione la decisione degli iscritti al sindacato Sag-Aftra, chiamati a votare sul nuovo contratto con gli Studios entro oggi: la ratifica segnerà ufficialmente il ritorno alla normalità. In caso contrario, bisognerà riaprire la trattativa. "È l'anno delle donne", ha detto Eva Longoria, chiamata a ritirare un premio per il suo primo film da regista, Flamin' Hot, la storia di Richard Montañez, il figlio di immigrati messicani che inventò le famosissime patatine Cheetos. "Taylor (Swift) candidata a persona dell'anno per Time, il suo tour, il suo film; il tour di Beyoncé, il film di Greta (Gerwig)… stiamo prendendo non solo la scena, ma il timone della narrativa. Raccontiamo storie dal nostro punto di vista", ha proseguito la star di Desperate housewives. "Per il mio film ho pensando a mio nonno, a quante volte non si è sentito visto. A quante volte ha dovuto cedere il posto perché è latino. Film come Blue beetle, con il primo supereroe latino, e il monologo di America (Ferrera) in Barbie: sono passaggi epocali, che cambiano la narrativa. Da bambina non ho mai avuto un supereroe che mi assomigliasse e nemmeno avevo un posto nel mondo di Barbie. I nostri figli, ora, ce l'hanno".
Anche Ferrera ha fatto un discorso potente accettando il Groundbreaker Award: "Molti in questa sala hanno trascorso la vita e la carriera aprendo nuovi orizzonti. Non è sempre bello battere nuove piste. Può essere scomodo, scoraggiante e solitario essere la prima o l'unica persona come te nella stanza, sul set o durante la riunione. Per aprire strade, serve attrito. Serve lottare contro muri solidi e antichi che non vogliono rompersi".
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