Oltre dieci anni di separazione e non sentirli. Il dispotico Ruggero e il figlio, vittima e ambientalista, Gianluca, gli immoralisti borghesi Marialuce e Giampietro, la coppia gay scoppiata Fabio e Fabio, il metallaro mansueto Sebastiano e la feroce postina Gisella, gli zarri passati al monopattino Patrick e Alexio, formano la carica dei personaggi senza limiti e 'scorretti di Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, coppia ritrovata (a quasi 12anni da Soliti Idioti 2, che era del 2012), come protagonisti, e con Ferruccio Martini cosceneggiatori e coregisti, per I soliti idioti 3 - Il ritorno, prodotto da Roadmovie, in arrivo nelle sale dal 25 gennaio distribuito da Medusa. "Gli avvenimenti degli ultimi 10 anni hanno creato tanto materiale di scrittura - spiega all'ANSA Mandelli che con l'amico Fabrizio Biggio, ha una perfetta armonia, anche nel modo in cui si completano a vicenda i pensieri -. Se I soliti idioti dieci anni fa erano dei mostri, oggi li possiamo ritrovare quasi uguali nella realtà, che ha superato la fantasia. Raccontiamo quello che succede oggi con il nostro punto di vista" che "è mostruoso, perché questi sono tempi mostruosi - aggiunge Biggio - I nostri mostri, poi si sono sposati perfettamente con l'avvento della tecnologia, che si sta mangiando tutto. Chissà magari il prossimo film dei Soliti idioti lo scriverà l'intelligenza artificiale", anche se "noi - scherza Mandelli - avremo un nostro sistema unico, la deficienza artificiale". Nella storia (dove compaiono, fra gli altri, anche Andrea Delogu, Gabriele Vagnato, Gabriele Corsi e dal mondo musicale, Anna, Gue Pequeno e Big Fish) ritroviamo Ruggero che si risveglia da 10 anni di coma e con l'aiuto di Patrixia (in voce Sabrina Ferilli), una forma di intelligenza artificiale scorretta come lui, ricomincia a dettare legge sulla vita del figlio Gianluca. Intanto Marialuce e Giampietro sono presi dal tentativo di avere un bambino solo per poter essere invitati alle feste dei conoscenti che contano, tutti genitori. Patrick e Alexio devono affrontare un'inattesa paternità mentre Fabio non si rassegna al fatto che l'altro Fabio sia diventato fluido.
Sebastiano si ritrova sulla strada per incassare una grossa somma l'implacabile postina Gisella. Domina, nel bene e nel male, il concetto di famiglia, nelle più diverse forme e a guidare il racconto in questo senso sono Ruggero e Gianluca: "i personaggi più amati, e quelli con un respiro cinematografico maggiore - sottolineano i due attori - con il rapporto padre - figlio tutti ci possiamo relazionale, è una lente attraverso cui possiamo vedere ogni dinamica". Un racconto nel quale "il politicamente corretto ci fa un baffo - spiega sorridendo Biggio -. Facciamo quello che abbiamo sempre fatto, senza porci limiti imposti da altri, anche perché è tutto soggettivo". Un'energia creativa quella tra Biggio e Mandelli, tornati a lavorare insieme un anno fa a teatro, sempre forte: "Quando ci siamo separati eravamo una coppia satura, è stato importante uscire farsi un giro per potersi riscegliere - spiega Mandelli - L''errore più grosso che ho fatto è dare per scontato il rapporto professionale e umano con Fabrizio. Però ci siamo fatti in questi anni le nostre cose, ci siamo divertiti senza che mai se ne andasse la voglia di tornare insieme". D'altronde - dice Biggio, che ha iniziato come d'abitudine la giornata a Viva Raidue! accanto a Fiorello - avevamo lavorato insieme 15 anni prima di separarci. Ci ha fatto bene questa pausa, la consiglio a tutte le coppie comiche". Arrivati alla trilogia, si procederà con nuovi capitoli per I soliti idioti? "Intanto a noi piacerebbe fare la serie, dove potremmo sperimentare - rispondono -ci sono nuovi personaggi già in cantiere…"
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