"Generosa, solare, limpida,
bellissima". Così Pier Luigi Pizzi, scenografo, regista e
costumista tra i protagonisti di 50 anni di teatro e cinema
italiano, ricorda Virna Lisi. Visitando la mostra "Virna Lisi.
Diva e antidiva", allestita a Jesi (Ancona) dalla Fondazione
Carisj, il maestro ha visitato con emozione le sale che
ricostruiscono la carriera e la vita privata della grande
attrice nata a Jesi nel 1936 e morta a Roma nel 2014. La loro -
ha raccontato Pizzi - è stata una vera amicizia, nata sui set
del cinema e proseguita in privato "tra mille risate".
Pizzi ha lavorato più volte con l'attrice, tra cui nel 1965
come scenografo del film "Un vergine per il principe" di
Pasquale Festa Campanile con Vittorio Gasman, girato al palazzo
Ducale di Urbino; in "Made in Italy" di Nanni Loy, realizzò
l'abito di scena dell'attrice insieme allo stilista Valentino.
Nel 1968 la ritrovò in "Tenderly" con la regia di Franco
Brusati, produzione italo-inglese di cui firmò scene e costumi.
"Era una creatura speciale, al di là di quella sua bellezza
assoluta aveva una dolcezza particolare, era limpida, un'amica
di grande generosità e anche di grande umorismo. Ci siamo fatti
molte risate insieme", ha ricordato Pizzi. "Con Virna - ha
aggiunto - non solo abbiamo fatto diversi film insieme, che ho
visto documentati in questa bellissima mostra, ma ho avuto anche
la possibilità di stringere una bella amicizia. Per molti anni
ci siamo frequentati a Roma. Era solare. Aveva una luce che
proveniva dagli occhi, dalla sua bocca.... Quel suo famoso
sorriso (l'attrice fu protagonista di una celebre pubblicità su
Carosello, ndr) ... be' mi ha molto emozionato ritrovarlo qui,
in tutte queste immagini di una donna che è stata icona nel
cinema italiano e non solo".
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