Un'ambientazione sospesa nel tempo, un momento di incomprensione tra madre e figlio, per il latte che manca dalla busta dalla spesa, una serata in silenzio davanti alla tv e all'improvviso il dramma del lutto. Sono fra gli elementi del corto di Malia Obama con cui l'ex first daughter 25enne, figlia di Barack e Michelle Obama (di cui si parla nelle indiscrezioni di questi giorni come possibile candidata democratica alla Casa Bianca), ha debuttato al Sundance Film Festival. Una storia tra realtà e favola raccontata con delicatezza e intensità (aveva già partecipato in autunno ai festival di Telluride e Chicago dove ha vinto il premio come miglior corto live action), che ha per protagonisti il 40enne Josh (interpretato da Tunde Adebimpe, leader dei Tv on the radio, che ha già mostrato il suo talento anche come attore, ndr) e sua madre Anita (LaTonya Borsay), con cui l'uomo, silenzioso e timido, vive. La scomparsa improvvisa della donna, e la sua inattesa richiesta nel testamento, di conservare il suo cuore, porta Josh a convincersi di avere una seconda possibilità e affrontare il suo senso di colpa quando vede per strada una signora uguale a sua madre che porta le buste della spesa. Un incontro nel quale l'uomo rivela la propria fragilità e grazie alla donna sconosciuta (o forse no) la necessità di perdonarsi. "È una piccola storia bizzarra - ha spiegato, introducendo il corto, la cineasta, laureata ad Harvard, che si firma semplicemente come Malia Ann -. Una favola sul lutto di un uomo per la scomparsa della madre". Il film breve "parla di oggetti persi e persone solitarie, perdono e rimorsi" e vuole scoprire "come possano esserci vicinanza e tenerezza in questi elementi". Le persone che "con me hanno realizzato questa storia hanno il mio cuore (gioco di parole voluto); gli sono grata per aver permesso di dare vita a questa storia e sono grata al Sundance per averci permesso di condividerla con voi. Speriamo che il film aiuti a sentirvi meno soli o che almeno contribuisca a non farci dimenticare quelle persone che lo sono". Intanto il Sundance (18 - 28 gennaio), che è arrivato quest'anno alla sua 40/a edizione ha annunciato i vincitori fra i quasi 60 corti in programma: il premio principale, lo Short Film Grand Jury Prize, va allo spagnolo The Masterpiece di Alex Lora Cercos, che racconta l'invito, con uno scopo recondito, nella propria casa, di una ricca coppia rivolto a due giovani immigrati Tra i premiati anche Say Hi After You Die di Kate Jean Hollowell (Short Film Jury Award); The Stag di An Chu (Short Film Jury Award - International Fiction); Bob's Funeral di Jack Dunphy (Short Film Jury Award - Nonfiction); Bug Diner di Phoebe Jane Hart (Short Film Jury Award - Animation); Masha Ko per The Looming e Makoto Nagahisa per Pisko the Crab Child is in Love a cui vanno gli Short Film Special Jury Prize per la regia.
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