Gli autori leggono brani dei cinque libri finalisti

   (ANSA) - ROMA, 11 SET - La natura nella sua bellezza e ferocia di Mauro Corona, la lotta al terrorismo politico nella Milano anni Ottanta di Giorgio Fontana, i totalitarismi di ieri e di oggi di Giorgio Falco. Il bambino orfano, figlio di una prostituta di Michele Mari e poi la misteriosa biografia di un pittore del Seicento di Fausta Garavini. Sono molto diversi per temi, stile e riferimenti letterari, i cinque romanzi finalisti al Premio Campiello 2014, due pubblicati da Einaudi, fra i quali verrà scelto il supervincitore il 13 settembre al Gran Teatro La Fenice di Venezia.
    Fare pronostici su chi sia il favorito alla vittoria fra 'La voce degli uomini freddi' (Mondadori) di Corona, 'Morte di un uomo felice' (Sellerio) di Fontana, 'La gemella H' (Einaudi) di Falco, 'Roderick Duddle' (Einaudi) di Mari, che guida la cinquina, e 'Le vite di Monsù Desiderio' (Bompiani) della Garavini, è praticamente impossibile proprio per la struttura del premio che affida alla Giuria dei Trecento Lettori, di differenti categorie sociali, anonima fino alla serata di premiazione, la scelta finale. "Il mio modello per Roderick non poteva non essere l'Oliver Twist di Dickens e, nella seconda parte Stevenson" spiega Michele Mari che nel raccontare la storia di questo orfano, inseguito da adulti cattivi che vogliono impadronirsi dell'immensa fortuna nascosta nel medaglione che porta al collo, costruisce un raffinato gioco letterario. "E' un libro più cerebrale e intellettuale rispetto ai precedenti. Ho voluto che fosse la trama a ripensarsi" aggiunge lo scrittore.
    Mentre Mauro Corona dice senza indugi: "raccontare storie mi fa sentire bene", poi riconosce che il suo "maestro è Mario Rigoni Stern" e afferma di avere una certezza "sono uno dei quattro che non vincerà il Campiello ma sono già onorato di essere qui". Eppure la sua storia corale dai toni fiabeschi, di un popolo che vive in una terra in cui nevica sempre, gli uomini sono chiusi, le parole congelate in bocca e sotto scorre una tragedia, quella del Vajont, è molto piaciuta. Con entusiasmo Giorgio Fontana parla invece di "Milano come protagonista a tutti gli effetti" di 'Morte di un uomo felice'. "Milano è una città respingente che nasconde angoli di bellezza sorprendente e attende di essere raccontata in modo diverso" afferma Fontana.
    La Garavini, studiosa di letteratura francese, appassionata ricercatrice, spiega che per raccontare 'Le vite misteriose di Monsù Desiderio' "ha ricostruito la corrente di pensiero da Giordano Bruno, bruciato a Campo dei Fiori, a Tommaso Campanella in prigione a Castel dell'Ovo". Giorgio Falco attraverso la storia di tre generazioni della famiglia Hinner ha voluto, infine, "trascinare la memoria del passato nelle nostre vicende contemporanee" dalla Germania di Hitler a oggi. Il 12 settembre, alla vigilia della serata finale, ai cinque finalisti, scelti dalla Giuria dei Letterati presieduta in questa edizione da Monica Guerritore, verrà consegnato il Premio Selezione Giuria dei Letterati, in una serata di gala esclusiva al Casino' Municipale di Venezia. La mattina del 13 settembre sarà invece presentato il Premio Fondazione Il Campiello, assegnato quest'anno a Claudio Magris, e annunciato il vincitore del Campiello Giovani 2014.