(di Mauretta Capuano)
MAURIZIO DE GIOVANNI, VOLVER. RITORNO
PER IL COMMISSARIO RICCIARDI (EINAUDI STILE LIBERO BIG, PP 253,
EURO 18.50). Si concludono le avventure del Commissario
Ricciardi ambientate nell'Italia del 1939-40 con il terzo libro
della trilogia del tango, 'Volver', che esce il 26 novembre per
Einaudi Stile Libero Big. Siamo nel luglio del '40, a guerra
appena dichiarata e Ricciardi, preoccupato per la figlia Marta e
per i suoceri, in grave pericolo a causa delle origini ebraiche,
ha trasferito la famiglia a Fortino, nel Cilento, il paese dove
è nato.
Partita con Caminito, proseguita con Soledad, la trilogia ci ha
mostrato un uomo nuovo, un Commissario padre single della sua
bambina Marta e un'Italia diversa da quella del 1934 raccontata
nei dodici libri precedenti.
Ma Ricciardi tornerà con altre storie? "Non è un addio. Volver
chiude la trilogia del tango. Tutto è andato secondo i piani.
Potrei tornare a raccontare Ricciardi, ma non prima degli Anni
Cinquanta" dice all'ANSA De Giovanni.
"Con Volver chiudo questa linea di racconto di Ricciardi fino
alla seconda guerra mondiale. Poi potrei raccontarlo, ma non
nell'immediato dopo guerra perché il Commissario per le sue
caratteristiche non può camminare in una città che ha avuto 26
mila vittime per i bombardamenti. Vorrei raccontare di nuovo un
Paese ottimista, in crescita, disperato ma pieno di speranza e
questo corrisponde un po' all'Italia degli Anni Cinquanta. Tra
l'altro sono molto interessato a Marta, alla bambina che sarebbe
adolescente negli anni Cinquanta" spiega lo scrittore. Potrebbe
proseguire con Marta dunque? "Sì, esatto. Certamente voglio
raccontare Marta e lo voglio fare nei primi Anni Sessanta.
Potrei scrivere un libro che faccia un po' da ponte. Ma vediamo,
nel 2025 non ci sarà nessun Ricciardi. Se tornerà non sarà prima
del 2026".
Difficile abbandonare un personaggio? "Il problema non è
abbandonarlo o tenerlo, il problema è se ha ancora storie"
spiega De Giovanni.
In quasi vent'anni, dal 2006 quando ha fatto la sua prima
apparizione, a oggi, come è stata l'evoluzione del Commissario?
"In 18 anni è molto cambiato" dice lo scrittore che aveva sempre
pensato alla seconda guerra mondiale come a un limite del
racconto di Ricciardi". "Innanzitutto la storia del Commissario
è il racconto degli Anni Trenta che sono stati anche anni di
grande fermento, ottimismo, dignità e io ho voluto raccontarli
così. Arrivare alla guerra erano le colonne d'Ercole. Volevo
fermarmi al '34, poi ho deciso di continuare, sono passato al
'39, fino a Volver che si svolge nel luglio del '40" racconta.
Nel romanzo il racconto si divide in due parti: in una c'è
Ricciardi che torna nel Cilento, con la figlia Marta, i suoi
suoceri e nell'altra si svolge in città con Bambinella, Bianca e
tutti gli altri. Inoltre Ricciardi non indaga su un delitto, ma
deve regolare i conti con la propria storia, come accade sempre
a chi torna. "Per lo meno il delitto su cui indaga è avvenuto 34
anni prima. È una ricerca di Ricciardi all'interno della sua
famiglia di origine che si era lasciato alle spalle" sottolinea
lo scrittore parlando della sua amatissima serie, anche in tv.
"Hanno appena finito di girare la terza serie di Ricciardi che
andrà in onda credo a febbraio-marzo 2025 su Rai1" annuncia.
Perché ha pensato al tango per questa trilogia? "Innanzitutto
perché la cantante Livia è andata in Argentina. Poi perché tra
il tango e la canzone napoletana ci sono dei legami fortissimi
in termini di tematiche e di modalità della musica. Il tango mi
sembrava un'opportuna continuità rispetto alla parte musicale
della serie di Ricciardi e devo dire che è stato molto
soddisfacente".
Autore bestseller di fortunatissime serie, da I Bastardi di
Pizzofalcone a Mina Settembre a Sara, De Giovanni non smette mai
di stupire.
"Hanno finito di girare la serie da Sara che andrà in onda su
Netflix a primavera, con Teresa Saponangelo e Claudia Gerini. Ho
visto la prima puntata e sono ammirato. Sono molto critico nei
confronti delle serie televisive tratte dai miei libir però
questa è bellissima. Non vedo l'ora di vederla tutta" racconta.
"Poi scriverò un romanzo, a inizio anno, per Mondadori che non
appartiene alle serie. Sarà una storia d'amore, non c'è il
giallo. Potrebbe uscire a febbraio-marzo 2025. È ambientato in
una grande città che potrebbe essere una qualsiasi metropoli e
c'entra Catullo" rivela De Giovanni che è tradotto in tutto il
mondo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA